Furto aggravato, spaccio, violazione di domicilio, ricettazione e clonazione di carte di credito sono alcune delle accuse a carico del moldavo e dell’egiziano espulsi
VITERBO – Prosegue l’attività della Polizia di Stato nel contrasto all’immigrazione irregolare e per il rafforzamento della sicurezza sul territorio provinciale. Nelle ultime ore, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Viterbo hanno dato esecuzione a due provvedimenti di espulsione nei confronti di cittadini stranieri risultati irregolari sul territorio nazionale.
Il primo provvedimento ha riguardato un cittadino moldavo, già detenuto presso l’Istituto di pena “Nicandro Izzo”, dove stava scontando una condanna a tre anni e dieci mesi di reclusione per reati contro il patrimonio, tra cui furto aggravato, violazione di domicilio, ricettazione e clonazione di carte di credito. Considerata la sua pericolosità sociale, è stato disposto il suo accompagnamento alla frontiera in sostituzione della pena residua. L’uomo è stato rimpatriato in Moldavia, con scorta internazionale assicurata dagli agenti della Questura di Viterbo.
Il secondo caso ha riguardato un cittadino egiziano, recluso presso la Casa Circondariale di Viterbo, dove stava scontando una condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Al termine delle procedure, l’uomo è stato accompagnato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Roma, in attesa del rientro nel Paese d’origine.
L’operazione rientra nelle attività coordinate dalla Questura di Viterbo per garantire il rispetto delle norme sull’immigrazione e la tutela della sicurezza pubblica.

