VITORCHIANO – Ce’ posta per il sindaco di Vitorchiano, a scrivere la missiva il presidente del comitato “Vitorchiano per tutti”, promotore di una serie di problemi che coinvolgono tutti i cittadini.
Gentile Sindaco,
Le scrivo quale Presidente del Comitato “Vitorchiano per tutti” perché sollecitato da numerosi cittadini residenti nel comune di Vitorchiano.
A maggio avevamo già richiesto interventi su alcuni tratti di strade del Comune che ancora oggi presentano un alto tasso di pericolosità per i pedoni, i ciclisti e gli stessi automobilisti.
Ultimamente però è via Paparano che, come documentato dalle foto che alleghiamo, presenta in più punti delle buche enormi non segnalate che già hanno causato la rottura di pneumatici o cadute a passanti.
Situazione analoga nella strada che porta al Parco Cinque Sensi.
La domanda sorge spontanea: come si può continuare ad incrementare attività turistiche o promuovere strutture (Polo scolastico al Pallone pronto ad accogliere 220 bambini ca. e supermercato a Paparano) se poi mancano sia i collegamenti che anche strade sicure e percorribili per spostarsi da un quartiere all’altro del nostro Comune?
Paparano e Pallone sono due zone trascurate ove, nonostante la presenza del centro abitato, di una scuola materna e di alcune attività commerciali, le strade sono davvero pericolose e non vi sono attraversamenti pedonali sopraelevati.
Al Pallone poi, come già scritto a maggio 2025, autoveicoli e motoveicoli sfrecciano superando addirittura l’autobus di linea ed i pulmini scolastici; inoltre a causa delle radici delle piante lungo la strada l’asfalto è pieno di dossi ma dato che fra l’altro quasi nessuno procede nei limiti ( 30 km orari) molti veicoli, camion e pullman compresi, si spostano sull’altra carreggiata mettendo a rischio chiunque transiti.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti dando fin d’ora la disponibilità mia personale e di altri cittadini ad incontrare la S.V. per meglio esporre quanto evidenziato.
Con osservanza,
Il Presidente del Comitato “Vitorchiano per tutti”
Lucio Spadini

