A Viterbo una donna di 40 anni è stata rinviata a giudizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata da minacce e ricatti ai danni dell’amico quindicenne del figlio.
Secondo quanto emerso, il ragazzo avrebbe vissuto tre mesi di pressioni e intimidazioni, nel tentativo di sottrarsi a una situazione che lo avrebbe messo profondamente in difficoltà.
Il giudice dell’udienza preliminare ha accolto la richiesta della procura, ritenendo fondate le contestazioni maturate durante le indagini. La quarantenne, difesa dall’avvocato Giuliano Migliorati, dovrà ora comparire davanti al collegio per rispondere delle condotte che gli inquirenti collocano tra luglio e settembre 2021.

