Il quadro proviene da Villa Maidalchina, una residenza nobiliare vicino a Viterbo
ROMA – Riceviamo e pubblichiamo – I difensori di Vittorio Sgarbi, il Professore Alfonso Furgiuele e l’avvocato Giampaolo Cicconi, in relazione alla pubblicazione, stamane, di un articolo sul quotidiano “Il Fatto” relativo all’indagine della Procura di Reggio Emilia sul dipinto di Rutilio Manetti, dichiarano quanto segue: «Noi legali del Professor Vittorio Sgarbi, Professore Avvocato Alfonso Furgiuele e Avvocato Giampaolo Cicconi, che, da quando abbiamo assunto la difesa del Professor Vittorio Sgarbi, abbiamo tenuto un atteggiamento volutamente riservato, per rispetto, anzitutto, al lavoro dell’autorità giudiziaria, ci troviamo, ora, nella situazione di dovere replicare a un articolo del Fatto Quotidiano, apparso in data odierna, che distorce la realtà effettuale di quanto accaduto e di quanto è, a questo punto, agli atti.
Il “Fatto Quotidiano”, infatti, dà una “notizia”, relativamente alla vicenda del dipinto “La cattura di San Pietro”, attribuito a Rutilio Manetti, incompleta e tendenziosa.
La richiesta di rinvio a giudizio in fase preliminare di Vittorio Sgarbi non è certamente una “notizia nuova”.
“La notizia” è, invece, ben altra: e cioè che due dei reati contestati, cioè contraffazione di beni culturali (all’art. 518 quaterdecies c.p), e autoriciclaggio di beni culturali (art. 648 ter.1. c.p) sono stati archiviati dal Giudice per le Indagini Preliminari, su conforme richiesta del Procuratore della Repubblica che ha accolto tutte le prospettazioni difensive formulate dai legali difensori.
noltre bisogna sottolineare che questi due reati, archiviati, sono gli unici per cui gli stessi legali – Professor Avvocato Alfonso Furgiuele e Avvocato Gianpaolo Cicconi – hanno svolto attività difensiva.
Per il capo di imputazione rimanente, (delitto di cui all’art. 648 bis del c.p.) per cui è stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio, i legali di Sgarbi sin qui non hanno prodotto alcuna memoria o attività difensiva, riservandosi di svolgerle nelle sedi e nei tempi opportuni.
Stupisce, dunque, l’atteggiamento del “Fatto Quotidiano”, che era a perfettamente a conoscenza della esistenza dei tre capi di imputazione, avendone dato notizia a suo tempo in modo molto chiaro, e che è a conoscenza, ora, dell’archiviazione di due dei tre reati per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio (ripetiamolo: gli unici per cui i legali hanno svolto attività difensiva), pur avendola omessa nell’articolo odierno»
Sgarbi è indagato: furto di beni culturali. Svolta sull’opera del Manetti

