Il Comune lascia nell’incuria (anche) la strada circostante. Un cittadino: “A noi negozianti se lasciamo un sacchetto fuori posto subito multe”.
Floris: “Il decoro urbano, come la sicurezza, sono per noi la priorità”
Viterbo – Ogni segnalazione la stessa storia, arriva il Comune “sbarra” il Palazzo e l’immondizia cresce. Parliamo dell’ormai noto Palazzo di via Bellavista, fatiscente, indecoroso e instabile, preso di mira da chi da diverso tempo lo utilizza come dormitorio e ritrovo di stravizi, nonostante gli “sbarramenti” del Comune.
Dopo le lamentele dei residenti l’amministrazione ha infatti più volte provveduto a chiudere gli accesi dello storico palazzo con catenelle e pezzi di legno che dopo poco vengono puntualmente scardinati da bagordi.
E così dopo diversi interventi di chiusura, a lasciare perplessi i residenti, non è solo la rapidità con cui viene buttato giù tutto, ma la quantità di immondizia lasciata a terra.
Sbarre di legno, palanche, chiodi da venti centimetri e catenacci.
“Qui c’è immondizia su immondizia, ed è così ogni volta che intervengono per sbarrarlo, sta sempre lì – racconta una residente – se invece noi commercianti ci azzardiamo a lasciamo una busta di rifiuti passa immediatamente la municipale a farcelo notare. Qui fuori si è creata una mini discarica che occupa venti metri. Ogni volta la stessa storia, vengono per chiuderle e la sporcizia poi resta lì”.
“Perché il Comune non pulisce? E’ questo che vorremmo capire”.

Viavai di sbandati e cumuli di immondizia che restano lì, immobili come il Palazzo, nonostante il 29 agosto 2025, l’amministrazione aveva fatto scattare nei confronti dei proprietari un’ingiunzione che li obbligava ad intervenire (entro dieci giorni) sulla messa in sicurezza dell’immobile, passato quel tempo, sarebbe intervenuto direttamente il Comune facendo poi rivalsa sui proprietari.
“Se il privato non ottempera, il Comune non resta a guardare – era stato il commento dell’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris –. Trascorsi i dieci giorni di tolleranza, i lavori saranno eseguiti dal Comune. Quel palazzo è un danno per tutto il quartiere, oltre che per la sicurezza statica dell’immobile, anche per un discorso di ordine pubblico. E il decoro urbano, come la sicurezza, sono per noi la priorità. Questo intervento va in questa direzione”.

Mentre la sindaca Chiara Frontini aveva parlato di “Tolleranza zero” contro incuria e mancanza di pubblica sicurezza, soprattutto nel centro storico, biglietto da visita cittadino.

