VITERBO – Ad ogni piè sospinto la sindaca Frontini ricorda il grande obiettivo di Viterbo, a suo dire, la candidatura a capitale della cultura europea 2033. Certo si può dire tutto e il contrario di tutto, ma noi di prove che si stia lavorando per far crescere l’originalità e la forza d’impatto delle iniziative culturali di questa amministrazione finora non ne abbiamo: e lo stesso invito rivolto ai cittadini tutti a collaborare con proposte et similia non ha fatto chiarezza. Almeno l’assessorato alla cultura e la sindaca avrebbero dovuto fornire degli elementi concreti di valutazione, individuare ambiti in cui intervenire, traguardi da raggiungere, percorsi già individuati in cui far confluire le idee dei viterbesi. Invece abbiamo ascoltato solo generici inviti alla collaborazione molto poco esplicativi; e, ad oggi, 18 novembre 2025, la città dei Papi continua a non avere una rassegna, un appuntamento o un qualsiasi happening riconosciuto in tutta la penisola come evento nazionale. E non si potrà rispolverare ancora come punta di diamante una festa religiosa come il Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Insomma, il “mito” di “Viterbo capitale europea della cultura” è destinato ad accrescersi, non essendoci nulla al momento di stabilito e di accertato al riguardo.
Siamo alle solite, l’ennesima fiera delle (nemmeno pie) illusioni? Al momento nulla è pervenuto a dimostrare il contrario.
(pasquale bottone)

