La situazione è emersa alle prime ore del mattino, quando gli operai del turno d’ingresso hanno trovato uffici e reparti in disordine e con segni evidenti di effrazione
NEPI – Un furto mirato e organizzato ha messo in seria difficoltà lo stabilimento dell’Acqua di Nepi. L’azione è avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, quando una o più persone si sarebbero introdotte nell’area industriale di località Graciolo dopo aver provocato un’interruzione di corrente alla cabina elettrica che alimenta l’impianto.
Il blackout avrebbe reso inutilizzabili le telecamere interne, consentendo ai malviventi di agire in totale libertà. Secondo una prima ricostruzione, i ladri avrebbero smontato e portato via i cablaggi delle linee produttive insieme ad altri componenti fondamentali per il funzionamento dei macchinari.
La situazione è emersa alle prime ore del mattino, quando gli operai del turno d’ingresso hanno trovato uffici e reparti in disordine e con segni evidenti di effrazione. La società Acqua Minerale San Benedetto, che gestisce lo stabilimento, ha inviato i propri tecnici per valutare l’entità del danno. Le prime stime non sono incoraggianti: le riparazioni potrebbero richiedere settimane e non si esclude il rischio di uno stop prolungato della produzione, con possibili ripercussioni anche sul fronte della cassa integrazione.
I carabinieri sono al lavoro per individuare i responsabili. Al vaglio le immagini registrate dalle telecamere presenti nell’area circostante l’impianto, nella speranza di ricostruire i movimenti dei ladri prima e dopo il colpo.

