VITERBO – Cambia il calendario ma non la musica in casa Viterbese: un’altra prova opaca in fase offensiva e un’altra sconfitta, la quinta in stagione. Al Rocchi passa l’Aranova, solida capolista che con cinismo e pragmatismo ottiene il massimo con il minimo sforzo, imponendosi 2-0 grazie a un gol per tempo e centrando l’ottavo successo consecutivo, allungando ulteriormente sulle inseguitrici.
La partita parte a ritmi bassi, con pochissime emozioni nella prima mezz’ora. Al 37’ l’equilibrio si spezza: Nesta perde un pallone sanguinoso che l’Aranova trasforma subito in una ripartenza letale. Il servizio per Teti è preciso, l’attaccante si libera di Proietti e batte Bertollini firmando lo 0-1.
La Viterbese non abbozza una vera reazione e la prima frazione si chiude con gli ospiti avanti. Nella ripresa mister Gardini prova a cambiare volto alla squadra inserendo subito Filosa, Vivacqua e l’under De Angelis al posto di Proietti, Fatati e Sabatini.
Nonostante i cambi, i gialloblù confermano le loro difficoltà nell’ultimo passaggio, mentre l’Aranova mantiene ordine e compattezza tra i reparti. Intorno al 20’ la Viterbese prova ad affacciarsi in avanti con un paio di corner, trovando la prima vera occasione con Manoni, la cui conclusione è respinta da uno straordinario Zonfrilli.
Cinque minuti più tardi arriva però il raddoppio ospite: su un angolo contestato dai padroni di casa, Pucci anticipa tutti e insacca di testa il 2-0. La Viterbese tenta una timida reazione ancora con Manoni, ma Zonfrilli si conferma impeccabile. Col passare dei minuti la squadra di Gardini perde lucidità e idee, mentre l’Aranova gestisce senza affanni fino al triplice fischio.
A fine gara scatta la contestazione dei pochi tifosi presenti, rivolta sia alla dirigenza che alla squadra. Il presidente Salaris, nel mirino della protesta, ribadisce la volontà di mettere in vendita la società.

