Nato a Forlì il 22 ottobre 1925, ex partigiano e dirigente storico del Partito Comunista Italiano, Flamigni da molti anni viveva nella Tuscia
Oriolo Romano – Si è spento a 100 anni Sergio Flamigni, figura centrale della storia repubblicana e tra i più rigorosi studiosi del caso Moro.
Nato a Forlì il 22 ottobre 1925, ex partigiano e dirigente storico del Partito Comunista Italiano, Flamigni ha attraversato decenni di politica italiana sedendo in Parlamento dal 1968 al 1987, prima come deputato e poi come senatore. Da molti anni viveva a Oriolo Romano.
Il suo nome è indissolubilmente legato alle indagini sul rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Come componente della commissione parlamentare d’inchiesta, Flamigni è stato tra i più inflessibili ricercatori delle zone oscure della vicenda, analizzando documenti, ricostruendo piste, denunciando depistaggi e omissioni. Una ricerca durata una vita intera, testimoniata da libri e studi che hanno fatto scuola.
Tra i volumi più noti: La tela del ragno, Trame atlantiche e Convergenze parallele, opere che hanno contribuito a mantenere vivo il dibattito pubblico su uno degli snodi più drammatici del Paese.
Conclusa la carriera parlamentare, Flamigni si era trasferito a Oriolo Romano, dove nel 2005 ha dato vita all’Archivio Flamigni. Una struttura che raccoglie un patrimonio documentale imponente su terrorismo, P2, criminalità organizzata e stragi, oggi consultato da ricercatori e magistrati.
«Una vita dedicata alla democrazia, alla Costituzione, alla ricerca instancabile della verità», si legge nel messaggio dell’Archivio che ha annunciato la sua scomparsa.

