SANTA MARINELLA – Non è certo così che il “Gancio” avrebbe immaginato di riunire tutti. E invece una folla immensa, centinaia di persone, si è stretta nella Chiesa di San Giuseppe per dare l’ultimo, doloroso saluto a Stefano Ferri, scomparso a soli 48 anni dopo una battaglia che stavolta, tragicamente, non aveva nulla di sportivo.
La cerimonia è stata intensa, solenne, attraversata da un’emotività collettiva che ha trasformato il dolore in un forte senso di comunità. E forse, dall’alto, il “Gancio” avrà sorriso: ancora una volta è riuscito a unire tutti. In tanti hanno voluto dirgli grazie, con commozione sincera, ricordando il suo modo unico di essere parte della città: il sorriso sempre pronto, la disponibilità costante, l’altruismo che lo ha reso un punto di riferimento per le realtà sportive locali e non solo.

Stefano non era soltanto una persona amata, ma un vero personaggio della città, un volto storico capace di portare luce e colore alla Perla del Tirreno. Momento di grande emozione l’uscita del feretro, accompagnata dall’inno della AS Roma e dal volo dei palloncini giallorossi: un omaggio alla sua più grande passione calcistica.
A salutarlo, generazioni diverse: dai piccoli atleti e calciatori, alla folta rappresentanza dell’ASD Santa Marinella, fino agli amici di sempre. Così Santa Marinella ha voluto dire addio a Stefano Ferri, uno dei suoi volti più amati e apprezzati, simbolo autentico della comunità tirrenica.



