La Latteria Gelateria Spizzichini rappresenta Viterbo alle celebrazioni Unesco per la cucina italiana

L’azienda di Giovanni Spizzichini, associata a Confartigianato, è stata selezionata per rappresentare l’eccellenza italiana nella categoria gelato

Roma – La Latteria Gelateria Spizzichini di Viterbo è stata l’unica impresa agro-zootecnica del capoluogo della Tuscia a partecipare ieri sera alle celebrazioni organizzate all’Auditorium Parco della Musica di Roma per festeggiare il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, conferito a New Delhi.

L’azienda di Giovanni Spizzichini, associata a Confartigianato, è stata selezionata per rappresentare l’eccellenza italiana nella categoria gelato, insieme al Gelato World Cup, guidato dal presidente Sergio Colalucci e dal vicepresidente Sergio Dondoli. La scelta premia una realtà che unisce produzione agricola, lavorazione del latte locale e trasformazione in formaggi, latticini e gelati a chilometro zero, apprezzati per qualità e tradizione.

«È stato un grandissimo onore rappresentare Viterbo e la nostra tradizione – ha dichiarato Giovanni Spizzichini –. Il patrimonio enogastronomico italiano è parte della nostra identità: in ogni prodotto ci sono le radici delle nostre famiglie e le ricette tramandate dalle nonne».

Le celebrazioni, organizzate da Enel e dal Ministero dell’Agricoltura, hanno illuminato il Colosseo e animato l’Auditorium con spettacoli, coreografie dedicate alla cucina popolare, la sfilata dei carabinieri del CUFAA, mostre sui prodotti dop e igp e un omaggio alla nave scuola Amerigo Vespucci. In Sala Santa Cecilia, l’attrice Claudia Gerini ha recitato un testo dedicato alla tradizione culinaria italiana, seguito dall’esibizione di Al Bano con il Coro Antoniano nel brano “Vai Italia”, scritto da Mogol.

«Complimenti a Giovanni Spizzichini, che ha portato in alto il nome di Viterbo», ha commentato il segretario di Confartigianato Imprese Viterbo, Andrea De Simone. «Il riconoscimento Unesco valorizza il ruolo delle imprese artigiane del food, fondate su qualità, sostenibilità e radicamento territoriale».

Secondo Confartigianato, il settore alimentare artigiano italiano conta oltre 64mila imprese e 249mila addetti, con una filiera composta da più di 204mila aziende che generano 130,9 miliardi di euro di valore aggiunto. Cresce anche la domanda di prodotti locali: nel 2023, 12,1 milioni di italiani hanno scelto il chilometro zero.