Tarquinia – Fondi alluvione persi, l’Udc contro Sposetti: “la PEC, Lotito e l’arte tutta italiana di non prendersi responsabilità”

TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal gruppo politico UDC di Tarquinia sullo scandalo dei fondi per l’alluvione andati persi: “A Tarquinia non piove soltanto fango e grandine: piovono alibi.

L’ultimo, raffinato e tecnologicamente avanzato, ha un nome preciso: PEC. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa dell’amministrazione comunale, la richiesta per i fondi legati alla calamità naturale sarebbe stata inviata correttamente. Talmente correttamente da non produrre alcun risultato concreto.

Un esito che non può essere archiviato con leggerezza.

I fondi non arrivano? Non è un problema politico.

Non è una mancanza amministrativa.

Non è neppure un errore umano. È colpa della PEC.

Una spiegazione che non convince e che rischia di trasformarsi in un pericoloso precedente: quando una procedura fallisce, la responsabilità non può essere scaricata su un mezzo tecnico.

Una PEC non decide, un’amministrazione sì.

Il sindaco Francesco Sposetti entra così, suo malgrado, nel solco di una narrazione già vista nel Paese: quella in cui i problemi reali vengono giustificati con strumenti che dovrebbero garantire certezze.

Il paragone con Claudio Lotito, che nel mondo del calcio perse operazioni di mercato per un fax arrivato in ritardo, è amaro ma calzante. Con una differenza sostanziale: qui non si gioca una partita, qui si governa una città.

La perdita di risorse destinate a fronteggiare una calamità naturale non è un dettaglio tecnico, ma un fatto politico di primissimo piano.

Parliamo di aziende in difficoltà, di famiglie colpite, di un territorio che attende risposte e non giustificazioni.

L’UDC di Tarquinia si augura che l’amministrazione comunale segua attivamente fino in fondo l’istanza di Riesame con la dovuta determinazione, affinché nessuna possibilità venga lasciata intentata per il recupero dei fondi.

Allo stesso tempo, riteniamo indispensabile che l’assessore competente o il sindaco chiariscano
chi aveva la responsabilità del procedimento.

La politica non può rifugiarsi dietro una PEC.

La politica deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie omissioni.
Attendiamo fiduciosi e speranzosi l’esito del riesame nell’interesse delle aziende colpite e dell’intera città di Tarquinia, ma ribadiamo che la fiducia non può sostituire il controllo, né la speranza può diventare l’alibi di chi amministra.

Tarquinia – Fondi alluvione persi per colpa della “Meloni” e della Pec difettosa