TARQUINIA – “Nel programma elettorale che avevamo sottoscritto e al quale continuiamo a fare riferimento, anche ora che ci troviamo tra i banchi dell’opposizione, avevamo espresso chiaramente la volontà di rendere i cittadini maggiormente consapevoli e partecipi della vita amministrativa della città. Fin dalla premessa, il nostro impegno era rivolto a promuovere una gestione trasparente e inclusiva, affinché ogni cittadino potesse sentirsi parte attiva delle decisioni che riguardano la comunità”. Lo fanno sapere dal direttivo di Sinistra Italiana (Circolo di Tarquinia).
“Tuttavia – prosegue la nota -, l’inerzia di chi avrebbe dovuto attivare le misure necessarie per favorire tale Secambiamento appare oggi davvero paradossale. Invece di avvicinare i cittadini alle istituzioni, le attuali modalità di gestione rischiano di allontanarli ulteriormente, alimentando una sensazione di distanza e sfiducia verso chi governa.
Un esempio lampante delle difficoltà incontrate dai cittadini riguarda la navigazione sul sito comunale, che si presenta ostico e di difficile consultazione. In particolare, l’accesso ai documenti amministrativi pubblicati sull’albo pretorio si rivela una vera e propria caccia al tesoro, nella quale per trovare le informazioni occorre l’intuito di un investigatore esperto. Il percorso per arrivare ai documenti parte dalla home page e prosegue attraverso la barra in alto alla voce ‘Amministrazione trasparente’ – già di per sé un titolo che suona quasi beffardo – e si snoda in una serie di passaggi tortuosi tra provvedimenti, atti amministrativi e link poco intuitivi.
A questa complessità si aggiunge il fatto che non esiste nessun’altra forma di informazione alternativa; si fa quindi affidamento esclusivamente sulla diligenza e la buona volontà dei cittadini, che dovrebbero dedicare tempo e risorse personali per orientarsi in questo percorso a ostacoli. In alternativa, sono costretti a recarsi fisicamente al punto digitale attivato presso la biblioteca, una soluzione tutt’altro che comoda o immediata.
Questa situazione genera inevitabilmente confusione e problemi pratici: non è raro che i cittadini incorrano in multe o sanzioni per non aver preso visione di ordinanze, determinazioni, decreti e deliberazioni “nascosti” nel sito. Un esempio concreto si è verificato con la scadenza
della proroga dei permessi di accesso alla ZTL in centro storico, quando la mancanza di chiarezza e la disorganizzazione del sito hanno messo in difficoltà molti residenti.
La piattaforma pensata per la richiesta dei permessi temporanei, inoltre, improvvisamente è stata riconvertita per il rinnovo delle autorizzazioni triennali ai residenti, generando ulteriori disagi: lo sportello dedicato alla consegna dei contrassegni, essendo sconnesso dalla piattaforma, non può fornire risposte esaustive. I cittadini, quindi, sono costretti a recarsi all’ufficio preposto, spesso più di una volta, nella speranza di risolvere le proprie pratiche.
Le difficoltà non si limitano al portale online. Anche il contatto telefonico con gli uffici comunali si rivela un vero e proprio rebus: chiamando il numero verde indicato nella sezione ‘Contatta il comune’, si riceve spesso il messaggio che il telefono non è abilitato al servizio.
È vero che sul sito è specificato che il numero verde è disabilitato per i cellulari ed è abilitato solamente per i telefoni fissi: ma quante persone non hanno più un telefono fisso e si affidano totalmente al cellulare?
Per trovare il numero fisso del centralino, chi vuole chiamare da cellulare deve scorrere fino in fondo alla pagina, dove la voce “contatti” è relegata in posizione poco visibile.
Nemmeno la posta elettronica offre soluzioni efficaci: alle e-mail, infatti, gli uffici rispondono raramente e, quando lo fanno, spesso le risposte sono vaghe e insoddisfacenti.
Come abbiamo più volte sottolineato, il nostro ruolo di opposizione vuole essere costruttivo, orientato al bene comune e alla crescita della nostra comunità. È con questo spirito che richiamiamo l’attenzione di chi di dovere sulla necessità impellente di migliorare l’accesso dei cittadini alle informazioni di loro interesse, affinché il principio di trasparenza non resti solo sulla carta ma si traduca in una concreta possibilità di partecipazione e controllo democratico”.

