VITERBO – L’associazione Beatrice onlus ha donato nuovi complementi d’arredo per il front office dell’unità operativa di Oncologia dell’ospedale Santa Rosa di Viterbo, diretta da Francesca Primi, contribuendo a rendere più accoglienti e funzionali gli spazi dedicati all’accoglienza dei pazienti.
La donazione rientra in un più ampio impegno dell’associazione, da oltre 20 anni presente sul territorio sotto la guida della presidente Patrizia Frittelli, per la prevenzione del tumore al seno e a sostegno delle pazienti oncologiche e delle loro famiglie, che comprende attività e iniziative di supporto concreto anche dei professionisti che operano presso l’ospedale viterbese. Oltre agli arredi per il front office, Beatrice Onlus ha provveduto anche all’acquisto di materiale di cambio terapia per il reparto, rispondendo a specifiche esigenze operative.
“Attraverso questa donazione abbiamo voluto dare un nostro contributo al miglioramento dei percorsi di accoglienza dei pazienti – spiega la vicepresidente di Beatrice onlus, Donatella Salvatori –. Parallelamente, l’associazione ha ripreso le attività sul territorio, in particolare le iniziative sportive rivolte alle donne in cura presso l’Oncologia del Santa Rosa e che afferiscono alla Breast unit della Asl di Viterbo, coordinata da Agnese Fabbri, e ha rinnovato la convenzione con la Croce Rossa Italiana, che garantisce il trasporto verso le terapie a tutte le pazienti che ne hanno bisogno. Il nostro obiettivo – aggiunge Salvatori – è continuare a essere un punto di riferimento concreto per chi affronta un percorso oncologico, affiancando il lavoro dei professionisti sanitari”.
“Il contributo delle associazioni del territorio e Beatrice, – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – da sempre è un esempio concreto, è prezioso e rappresenta un sostegno fondamentale, in questo caso sia per i pazienti oncologici della Tuscia sia per i nostri professionisti, che possono contare su una rete solidale attenta e partecipe. Grazie a Beatrice per questo ennesimo gesto di vicinanza e di collaborazione al perseguimento di un obiettivo comune, a conferma del valore di un modello di sanità che mette al centro la persona, integrando l’assistenza clinica con il supporto umano e sociale”.

