LATINA – Scambio elettorale politico, estorsione aggravata e trasferimento fraudolento di valori: il tutto aggravato dal metodo mafioso. Sono queste le ipotesi di reato per cui i carabinieri del comando provinciale di Latina stanno procedendo, dalle prime ore di questa mattina, all’esecuzione di 5 misure cautelari tra il capoluogo pontino e Terracina, in un’indagine condotta dalla Procura distrettuale antimafia, che coinvolge anche soggetti che si trovano nelle province di Roma e Napoli. Coinvolto anche un consigliere comunale di Terracina, che secondo le accuse avrebbe chiesto voti all’esponente della criminalità organizzata.
Tra i destinatari del provvedimento anche una persona ritenuta appartenente al clan camorristico «Licciardi», espressione della cosiddetta Alleanza di Secondigliano.
In corso di esecuzione anche il sequestro preventivo, ai fini della confisca, di beni immobili e quote societarie per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.

