Il prefetto Pomponio ha sottolineando come tutti i risultati siano frutto di una collaborazione efficace tra istituzioni e cittadini
VITERBO – Nel corso della cerimonia per lo scambio degli auguri di Natale, il Prefetto di Viterbo, Sergio Pomponio, ha presentato un bilancio dell’attività svolta dalla Prefettura nel 2025, sottolineando l’importanza del dialogo tra istituzioni e cittadini e il valore della partecipazione attiva alla vita civile. Il Prefetto ha evidenziato come l’Ufficio abbia operato come punto di raccordo tra lo Stato e il territorio, promuovendo il confronto con enti locali, associazioni e soggetti del terzo settore.
Sicurezza pubblica
Nel corso dell’anno, la Prefettura ha coordinato le politiche di sicurezza sul territorio provinciale, con particolare attenzione agli obiettivi sensibili, alle persone esposte a rischio e alla pianificazione dei servizi durante eventi e manifestazioni di rilievo. L’analisi costante dei dati ha permesso di concentrare le pattuglie nelle aree più critiche, integrando efficacemente le Forze di polizia con le Polizie Locali. I risultati sono stati tangibili: a livello provinciale si è registrata una riduzione complessiva dei delitti dell’8% rispetto al triennio precedente, con un calo dei reati contro la persona, come lesioni dolose, minacce e percosse, mentre le violenze sessuali e gli omicidi dolosi sono rimasti stabili. Anche i reati contro il patrimonio hanno mostrato un trend positivo, con diminuzioni significative di borseggi, furti negli esercizi commerciali e su auto in sosta, mentre i furti in abitazione hanno registrato un leggero aumento e restano sotto monitoraggio. Nel capoluogo, sebbene vi sia stato un lieve incremento dei furti, i reati violenti sono diminuiti, confermando un miglioramento complessivo della sicurezza urbana. Particolare attenzione è stata dedicata anche allo spaccio di sostanze stupefacenti, fenomeno in calo nelle denunce, ma affrontato con interventi rapidi che hanno portato a un aumento degli arresti rispetto agli anni precedenti.
Contrasto alle infiltrazioni mafiose
La Prefettura ha rafforzato le misure di prevenzione contro possibili infiltrazioni mafiose, monitorando settori strategici come turismo, agroalimentare, trasporto merci, distribuzione carburanti e commercio di autovetture. Nel corso del 2025 sono state rilasciate oltre 1.900 informazioni antimafia e più di 2.300 comunicazioni antimafia, con un incremento superiore al 60% rispetto agli anni precedenti. Il Gruppo Interforze Antimafia ha adottato provvedimenti di interdizione e prevenzione collaborativa e ha avviato verifiche su opere infrastrutturali legate al PNRR, con il supporto della Direzione Investigativa Antimafia e delle Forze di polizia.
Coordinamento istituzionale e protezione civile
La Prefettura ha mantenuto un rapporto costante con i Comuni, vigilando sul corretto funzionamento degli organi locali e garantendo la regolarità dell’azione amministrativa. Particolare attenzione è stata dedicata ai servizi demografici e alle ispezioni anagrafiche ed elettorali. Durante le manifestazioni locali, come la festa di Santa Rosa e i Carnevali di Civita Castellana e Ronciglione, la Commissione Provinciale di Vigilanza ha assicurato un’efficace cornice di sicurezza. La protezione civile ha avuto un ruolo centrale nella prevenzione e nella gestione delle emergenze, tra cui l’incendio alla Facoltà di Scienze Agrarie, interventi sulla SS 675, il disinnesco di un ordigno all’Aeroporto militare Tommaso Fabbri e le operazioni di ricerca di persone scomparse. Il Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse è stato aggiornato, e sono stati definiti nuovi piani di emergenza, con particolare attenzione alla sicurezza stradale, alle gallerie ferroviarie e agli impianti a rischio incidente rilevante.
Accoglienza migranti
Sul fronte dell’accoglienza, la Prefettura ha garantito un sistema diffuso su tutto il territorio provinciale, con 860 posti disponibili in 32 strutture e 808 persone effettivamente ospitate. Nel corso dell’anno si sono registrati circa 500 arrivi complessivi, mentre 530 stranieri hanno cessato di usufruire delle misure, con 188 riconoscimenti dello status di rifugiato. Gli obiettivi per il 2026 prevedono percorsi di integrazione legati all’occupazione, alla ricerca di alloggi dignitosi e alla tutela delle fragilità psicologiche.
Patrimonio culturale e religioso
La Prefettura ha proseguito l’attività di tutela, valorizzazione e conservazione del Fondo Edifici di Culto, costituito da 34 chiese, una ex chiesa adibita ad auditorium e oltre 150 terreni. Sono stati completati interventi di ristrutturazione su dieci edifici sacri e restaurati beni artistici, tra cui quattro dipinti custoditi a Nepi. I luoghi di culto hanno ospitato numerose iniziative culturali, tra cui il Beethoven Festival nella Chiesa di San Francesco a Sutri.
Il Prefetto Pomponio ha infine ringraziato dirigenti e sessanta dipendenti della Prefettura per il costante impegno, sottolineando come tutti i risultati siano frutto di una collaborazione efficace tra istituzioni e cittadini. La relazione dettagliata sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito ufficiale della Prefettura.

