Le ripercussioni della riorganizzazione, sottolinea l’amministrazione comunale, potrebbero avere un impatto significativo sull’intera comunità
ORTE – Giornata di sciopero ieri, 18 dicembre, al punto vendita Superconti di Orte, rimasto chiuso su iniziativa delle organizzazioni sindacali di categoria. La protesta è stata indetta contro il piano di riorganizzazione annunciato da Unicoop Etruria, la cooperativa nata dalla fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia, che prevede la dismissione di alcune attività nel Lazio, tra cui proprio il supermercato ortano.
Nel negozio di Orte lavorano attualmente 11 dipendenti, in gran parte residenti in città, che si trovano ora a fare i conti con un futuro incerto: il rischio è quello di trasferimenti non ancora definiti o, nel peggiore dei casi, della perdita del posto di lavoro. Una situazione che coinvolge direttamente altrettante famiglie del territorio, già fortemente preoccupate dalle possibili ricadute occupazionali e sociali del piano industriale.
Le ripercussioni della riorganizzazione, sottolinea l’amministrazione comunale, potrebbero avere un impatto significativo sull’intera comunità, con la probabile chiusura di un altro punto vendita e un ulteriore impoverimento del tessuto economico locale.
Dopo aver incontrato i lavoratori e ascoltato le loro istanze, l’assessore allo Sviluppo economico, insieme al sindaco e all’amministrazione comunale, ha espresso piena solidarietà ai dipendenti del Superconti di Orte, assicurando l’impegno del Comune a mettere in campo ogni azione possibile per la tutela e la salvaguardia dei posti di lavoro.
«Le notizie che stanno circolando sul piano industriale di ristrutturazione di Unicoop Etruria sono allarmanti – fanno sapere dal Comune –. Come istituzione locale chiediamo di essere coinvolti, insieme alle organizzazioni sindacali, per difendere il territorio e soprattutto il lavoro dei nostri concittadini».

