FdI contesta le rassicurazioni del Pd, ritenendole una “mistificazione”, e sottolinea come il Piano delle Alienazioni sia per sua natura finalizzato alla dismissione del patrimonio comunale
CIVITAVECCHIA – Fratelli d’Italia Civitavecchia accusa il Partito Democratico e la giunta guidata dal sindaco Piendibene di “mentire” sulla presunta assenza di volontà di privatizzare la Ficoncella e le Terme Taurine, due beni storici e identitari della città.
Secondo il partito di opposizione, l’inserimento dei due complessi nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni rappresenterebbe una scelta politica chiara, che aprirebbe la strada all’uscita di questi beni dal controllo pubblico, anche se formalmente mascherata da termini come “valorizzazione”, “partenariato” o “fondi immobiliari”.
FdI contesta le rassicurazioni del Pd, ritenendole una “mistificazione”, e sottolinea come il Piano delle Alienazioni sia per sua natura finalizzato alla dismissione del patrimonio comunale.
“Dire che non c’è una vendita automatica – spiegano – non elimina il rischio concreto di privatizzazione, creato proprio da questa amministrazione”.
Nel comunicato, Fratelli d’Italia ribadisce che Ficoncella e Terme Taurine non possono essere considerate strumenti per fare cassa o per sopperire a presunte difficoltà amministrative, ma rappresentano un patrimonio storico, culturale e identitario che deve rimanere integralmente pubblico.
Il gruppo consiliare ha inoltre riferito di aver presentato due emendamenti in consiglio comunale per chiedere il ritiro dei beni dal Piano delle Alienazioni e per garantire la gestione pubblica delle strutture, entrambi respinti dalla maggioranza. FdI annuncia che continuerà la propria battaglia politica con ulteriori iniziative, chiedendo anche una verifica di legittimità dell’atto, in particolare sulla possibilità di conferire o alienare beni patrimoniali indisponibili e soggetti a vincoli archeologici.
“Ribadiamo il nostro no a qualsiasi forma di privatizzazione, diretta o mascherata – conclude la nota –. La storia di Civitavecchia non si svende”.

