Civitavecchia – Da Santa Maria in Trastevere al mondo intero: il pranzo della Comunità di Sant’Egidio per i più fragili

Presente Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e cittadino onorario di Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Il giorno di Natale, le porte della Cattedrale e della Chiesa di San Giovanni Battista in Piazza Aurelio Saffi, si sono aperte per accogliere poveri ed emarginati. Senza dimora, anziani, famiglie in difficoltà, persone con disagio psichico, rifugiati, tanti bambini, si sono seduti a tavola insieme a chi ogni giorno dell’anno li aiuta ed è loro amico.

Per quasi due ore hanno parlato e fatto festa con il menù della tradizione: lasagne, polpettone, piselli e panettone.

“In questo Natale nessuno è anonimo ma tutti sono conosciuti, in una famiglia che non dimentica nessuno. Per chi non ha voce, per chi non ha casa, ritrovarsi insieme rafforza la speranza ed è il messaggio di pace di cui oggi il mondo ha bisogno”, ha detto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e cittadino onorario di Civitavecchia.

Nella Chiesa di San Giovanni Battista, dove abitualmente la Comunità di Sant’Egidio si riunisce nella preghiera serale e nella liturgia, ieri erano in sessanta a festeggiare il Natale, mentre nella sala Giovanni Paolo II della Cattedrale erano in cento.

I pranzi di Civitavecchia fanno parte di un grande movimento mondiale

Il 25 dicembre 80mila in Italia e in 250mila nel mondo si sono seduti a tavola per vivere insieme la festa più bella. Il mondo, così come dovrebbe essere: seduti a tavola, felici di stare insieme anche se di diversa origine e con diverse, e spesso difficili, storie alle spalle.

È il Natale di Sant’Egidio, dalla basilica di Santa Maria in Trastevere al mondo intero, segno di speranza e di pace in un mondo diviso da odi e barriere, sempre tentato dalla guerra.

Tavole addobbate a festa, sorrisi, abbracci, regali personalizzati e la serenità di chi si sente in famiglia. Al pranzo  anche il vescovo Gianrico Ruzza e il sindaco, Marco Piendibene, che ha portato il saluto della città: “Vi ringrazio per quello che fate non solo oggi ma durante tutto l’anno per una città accogliente, in cui nessuno sia lasciato solo o escluso”.
Numerose le iniziative, per tutto il periodo natalizio, il 27 dicembre, c’è stato il pranzo di Natale nel Penitenziario “Giuseppe Passerini” in Via Aurelia Nord nella sezione femminile con tutte le detenute; inoltre è stata fatta una festa di Natale nella sezione infermeria, insieme a trenta detenuti malati, con tombolata e regali mentre è stato consegnato un regalo di natale ai 450 detenuti  in tutte le celle. Sia nella sezione femminile che nella sezione infermeria maschile, le detenute ed i detenuti hanno ricevuto il saluto del Sindaco Marco Piendibene, il quale ha voluto rivolgere loro parole importanti sul fatto di considerali concittadini e spiegando che il Comune è impegnato in una azione di miglioramento della struttura carceraria con donazioni di condizionatori ed altri strumenti utili al miglioramento della qualità di vita.

Oggi, domenica 28 dicembre ci sarà il pranzo di Natale nella Casa di Riposo Villa Santina con trenta anziani e il 29 dicembre il pranzo alla Casa di reclusione in Via Tarquinia con tutti i detenuti. Le feste si concluderanno il 31 dicembre con il cenone di Capodanno insieme a poveri e malati.
Da sottolineare anche l’impegno di alcuni ristoranti che hanno voluto aiutare la Comunità di Sant’Egidio nella cucina dei pasti partecipando allo steso spirito di solidarietà e gratuità: in particolare il Ristorante “Da Baffone” in Via Garibaldi, il Ristorante “Il Conte Zio” e il Ristorante “80fame” in Piazza Aurelio Saffi.