Intervento rarissimo al Gaslini di Genova, “neurotizzazione cornale” su bambino di due anni che rischiava la cecità

GENOVA – Operazione senza precedenti in Italia all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova.

Un intervento raro e altamente complesso, eseguito per la prima volta in Italia su un bambino di due anni, ha permesso di salvaguardargli la vista.

Il piccolo paziente era affetto da agenesia (ovvero l’assenza) del V nervo cranico di destra, responsabile della sensibilità della cornea. In assenza di innervazione, l’occhio non riesce a nutrirsi e a difendersi, esponendo il bambino a ulcere corneali ricorrenti e a un elevato rischio di perdita permanente della vista. L’operazione, una neurotizzazione corneale, è stata realizzata dall’équipe di Oculistica dell’Istituto Gaslini in collaborazione con la Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.

“La neurotizzazione corneale è una tecnica complessa che consente di restituire sensibilità e nutrimento alla cornea quando il nervo originario non è presente o non funziona. Nel piccolo paziente rappresentava l’unica possibilità per proteggere l’occhio e tentare di recuperare una funzione visiva adeguata”. Il commento di Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’Istituto Gaslini.

Spiazzi sottolinea inoltre come il risultato sia stato possibile grazie al lavoro congiunto di oculisti, chirurghi maxillo-facciali, anestesisti, infermieri e personale amministrativo dei due ospedali.

Il piccolo paziente sta bene ed è stato dimesso
Dal punto di vista tecnico, l’intervento ha previsto il prelievo di un piccolo nervo sensitivo dal polpaccio del bambino, il nervo surale, successivamente collegato ai nervi sovraorbitario e sovratrocleare del lato sano del volto.

Il “ponte” nervoso è stato quindi trasferito sotto la cute fino all’occhio privo di innervazione e suddiviso in sottili fasci, inseriti in apposite tasche sulla sclera. L’operazione si è svolta senza complicazioni e la rigenerazione nervosa è già iniziata. Il piccolo paziente sta bene, è stato dimesso e verrà seguito con controlli cadenzati per i prossimi mesi. Occorreranno circa tre mesi per valutare la ripresa funzionale delle fibre nervose.