I fondi della Regione serviranno per attuare un progetto di rigenerazione commerciale
CASTEL DEL PIANO – Corso Nasini è stato ed è l’asse centrale, fisico, di Castel del Piano.
Insieme alla via La Piana è la strada intorno a cui ruotava gran parte del commercio locale. Nel tempo questa importante funzione si è lentamente, ma costantemente affievolita. Molte botteghe hanno chiuso e la vita sociale non ha più trovato motivi di incontro in queste strade.
“La comunità ha bisogno di riconquistare la vitalità del suo Corso e della via la Piana – afferma Cinzia Pieraccini, sindaca di Castel del Piano -. È partendo da questa ferma convinzione che l’Amministrazione comunale ha deciso di rompere l’inerzia subita da troppo tempo che ha condotto ad un’accettazione dell’ineluttabilità del degrado. Il piano di riqualificazione di Corso Nasini e via La Piana è parte del più complessivo progetto di valorizzazione del Centro storico e vuole restituire un cuore pulsante, attrattivo e vivibile a tutto il paese”.
“Il Comune di Castel del Piano – sottolinea Arianna Arezzini, vicesindaco di Castel del Piano – ha partecipato al bando della Regione Toscana sui Progetti di riqualificazione commerciale di aree di particolare interesse del territorio comunale ed a fronte di un finanziamento di 15mila euro ha previsto una spesa complessiva di 25mila euro che consentirà l’attivazione di un sistema di iniziative coordinate. Solo 27 Comuni toscani hanno ottenuto il supporto regionale e per Castel del Piano è un riconoscimento del valore proposto”.
L’idea è dare una spinta al recupero ed attuare azioni limitate nel tempo che facilitino l’apertura di attività in alcuni fondi sfitti, prevedano alcuni interventi di sistemazione dell’arredo urbano ed eventi di animazione per promuovere iniziative di valorizzazione dei manufatti e dei prodotti enogastronomici tradizionali e tipici del territorio.
Il progetto per Corso Nasini e via la Piana prevede che sia la popolazione, le associazioni e i commercianti a riappropriarsi di uno spazio e gli riconsegnino vitalità. Il percorso che partirà nel 2026 avrà come caratteristica il coinvolgimento e la richiesta continua di partecipazione, la socializzazione ottenuta attraverso tutti i mezzi e gli strumenti di comunicazione.

