CORCHIANO – Il Consiglio di Stato ha confermato l’esito delle elezioni comunali dell’ottobre del 2021 e dunque Gianfranco Piergentili resta sindaco. E’ stata pubblicata ieri verso l’ora di pranzo la sentenza dei giudici amministrativi di secondo grado chiamati a pronunciarsi sul ricorso presentato da Bengasi Battisti, Giovanni Berto, Paola Troncarelli e Paolo Nardi per la riforma della verdetto del Tar di inizio anno che aveva rigettato la richiesta di annullare la proclamazione degli eletti.
Quella delle elezioni di Corchiano, come si ricorderà, fu una partita molto travagliata con un scrutinio carico di tensione e polemiche, tanto è vero che le scorie di quello scontro proseguono ancora oggi. Si votò una prima volta il 3 e 4 ottobre dello scorso anno. Alla fine dello scrutinio prevalse Piergentili su Battisti di due voti (1042 a 1040).
Ma nella notte del 4 le schede vennero riscrutinate e si giunse al clamoroso pareggio che poi portò al ballottaggio due settimane più tardi nel quale prevalse appunto Piergentili.
Ma ciò che avvenne la notte del 4 ottobre non è stato mai digerito da Battisti e i suoi che hanno iniziato un braccio di ferro giudiziario.
Due i motivi alla base del ricorso: il voto assistito concesso a un anziano nonno di una delle candidate della lista di Piergentili e la presunta l’incoerenza del verbale delle operazioni della prima sezione per quel che atteneva l’indicazione complessiva delle schede ricevute dal seggio e non utilizzate. Per la lista di Piergentili, invece, era stato illegittimo il primo riconteggio – quello della notte del 4 ottobre – visto che le schede erano state già sigillate nelle buste.
A febbraio il Tar del Lazio rigettò il ricorso perché secondo i giudici rilevarono una carenza di interesse visto che un eventuale accoglimento delle doglianze avrebbe semplicemente portato alla ripetizione del voto, di fatto già avvenuta con il ballottaggio.
Ma l’opposizione non si è fermata ed ha presentato appello rivolgendosi al Consiglio di Stato che nei mesi scorsi, con una mossa a sorpresa, chiese una relazione sui fatti alla Prefettura. C’è stato un nuovo conteggio dei voti secondo il quale avrebbe prevalso invece Battisti già al primo turno. Ma per i giudici del Consiglio di Stato la Prefettura è andata in qualche modo oltre.
Nell’ordinanza interlocutoria di qualche mese fa – scrivono nelle 13 pagine della motivazione – “non è stato invece disposto alcun ulteriore scrutinio delle schede in assenza peraltro di qualsiasi motivo di impugnazione attinente alla attribuzione ad uno o all’altro candidato di una determinata scheda”. Era stata chiesta una relazione sulle modalità delle operazioni di scrutinio in sostanza e nulla di più.
I giudici, che specificano che su questi fatti è in corso anche un’inchiesta penale puntano il dito contro l’Adunanza dei presidenti di seggio che quel 4 ottobre del 2021 “ha deciso, per effetto di pressioni esterne, di effettuare un ‘riconteggio’ di tutti i voti assegnati, procedendo alla riapertura dei plichi contenenti le schede, che erano stati già sigillati (nei casi delle Sezioni 2 e 3 perfino già riposti nell’auto in dotazione del Comune per il loro trasferimento presso il Tribunale di Viterbo).
Tale verifica in realtà è però andata oltre il mero riconteggio, essendosi proceduto ad un nuovo scrutinio delle schede”. Un riconteggio che i giudici bollano come “illegittimo” e dunque “risulta del tutto evidente che il legittimo risultato del primo turno elettorale possa essere solo quello che vedeva prevalere per due voti il Piergentili”.
Intanto l’ex sindaco Battisti replica in modo duro alla sentenza:
Quando le sentenze stridono con la democrazia. A giugno scorso il Consiglio di Stato ordinò il riconteggio delle schede relative alle consultazioni elettorali di ottobre 2021 del comune di Corchiano, delegando per l’esecuzione la prefettura.
Quel riconteggio dichiarò che la lista Corchiano Bene Comune aveva prevalso sull’avversario per due voti.
Quella certificata dalla prefettura resta la lettura della volontà della comunità di Corchiano e la democrazia anche in coerenza con la Costituzione si fonda sul sacro rispetto della volontà popolare .
Il resto sono alchimie e abbagli fondati anche su tristi menzogne. Nessuna sentenza potrà alterare la realtà di Corchiano: “chi ha vinto non governa”.
Agiremo nel rispetto di quel 50% + 2 che hanno creduto nella nostra idea di città sicura e solidale dove siano priorità legalità e diritti di ogni cittadino.
Bengasi Battisti