Il sindaco replica: “Piante malate, vanno abbattute”
MONTALTO DI CASTRO – “GIÙ LE MANI DAL VIALE ALBERATO” ha scritto gridandolo Elisabetta Puddu, consigliere comunale d’opposizione.
Aggiungendo: “Così, prendeva vita la raccolta firme con cui, ad Ottobre di quattro anni fa, obiettavamo la possibilità, quasi reale, di abbattere le storiche piante che ornano viale Garibaldi.
Un taglio di piante che ci ha visti sempre contrari, ma che mentre allora si evitò, oggi, ahimè, trova concretezza.
Qualcosa però non torna, perché sembrerebbe che la richiesta di una relazione da parte dell’agronomo, che autorizzi il taglio delle “12 piante” sia stata demandata soltanto il 23 novembre 2022, il che non sembrerebbe un sacrilegio se non fosse che, quel giorno, è esattamente un giorno prima della data di scadenza per la consegna delle offerte (24 novembre 2022), in relazione al bando per la gara di appalto, dove si era già deciso che n 12 alberi dovevano essere tagliati, di cui 5 lato fabbricati e 7 lato via Aurelia Grosseto, bando e computo metrico che riporta la data del 15 novembre 2022, cioè nove giorni prima della richiesta di una relazione tecnica da parte dell’agronomo.
Per chiarezza, nessun amministratore può decidere di tagliare le piante sul suolo del Comune senza una relazione tecnica che lo stabilisca, perciò, quello che mi chiedo, mancando un passaggio, si è deciso con doti di “veggenti” oppure esiste una relazione precedente non menzionata ? E nel caso ci fosse realmente una relazione precedente, perché si è deciso di pagarne una ulteriore ? Cosa altro potrebbe uscire dal cilindro? Mistero!
La replica piccata della sindaca Socciarelli non si è lasciata attendere. «Dalla perizia agro-forestale confermate infezioni diffuse per gran parte delle piante» ha scritto.
«Sono quasi giunti a conclusione gli interventi di manutenzione e rigenerazione delle alberature di viale Garibaldi – afferma la sindaca Socciarelli – L’intervento nella sua interezza prevede anche la potatura di contenimento dell’ulivo di piazza Tarquinia e dei tigli sulla piazzetta pedonale attigua».
«Era evidente agli occhi di tutti – aggiunge la sindaca – che i vecchi lecci, simbolo dell’ingresso al centro storico del paese, versavano da molto tempo in pessime condizioni manutentive e di salute, tanto che attraverso una valutazione della stabilità delle piante ed una conseguente nuova perizia agro-forestale, sono state confermate infezioni diffuse e patologie che hanno compromesso in modo irreversibile la vita di alcuni esemplari “…in gran parte delle piante i fusti e i rami hanno legno fortemente alterato.
La corteccia si sfalda in maniera anomala e sono presenti seccumi nelle aree esterne della chioma…”. Nella stessa perizia si legge che “…per alcune piante è fortemente consigliato l’abbattimento con successiva fresatura delle ceppaie, bonifica e disinfestazione del terreno di coltivo…”».
«Una situazione – spiega la sindaca Emanuela Socciarelli – che stiamo affrontando con scrupolo e delicatezza. Per comprendere che lo stato vegetazionale dei lecci di viale Garibaldi è delicato e compromesso non serve un occhio esperto per comprovarlo e, comunque, per essere sicuri di eseguire l’intervento più opportuno abbiamo acquisito una perizia agro-forestale preventiva. Gli ultimi interventi sui lecci di viale Garibaldi risalgono a circa 5 anni fa e parte degli esemplari, all’epoca attenzionati, oggi sono risultati in avanzato stato di necrosi».«I tempi per il perfetto ripristino del decoro di viale Garibaldi vengono dettati dai cicli naturali delle stagioni e non da azzardate scelte politiche – prosegue -. Nella prossima primavera procederemo ad asportare le ceppaie marcite ed infette e a disinfestare il terreno per prepararlo alla futura messa a dimora di nuove essenze.
Quest’ultima, proprio nel rispetto dei cicli naturali, potrà essere eseguita non prima del novembre prossimo. Ancora una volta – incalza il sindaco – mi trovo a dover assistere a sterili provocazioni mascherate da critiche costruttive da parte di chi, utilizzando stampa e social, decanta una fantomatica agenda, insinuando inefficienza di questa amministrazione.
Vorrei soltanto ricordare al detentore “dell’Agenda” che il tanto sbandierato concorso di idee lanciato nel 2018 e nato con lo scopo di riqualificare è stato lasciato nel cassetto e la giunta Caci non solo non è stata capace di realizzarlo nemmeno in minima parte, ma non lo aveva inserito neanche nel piano triennale delle opere pubbliche, limitandosi a pagare il premio di 5 mila euro al vincitore». «Come amministrazione – conclude la sindaca – stiamo lavorando ben consapevoli che le critiche fanno parte dell’impegno che ci siamo assunti, operiamo con onestà e zelo, costretti a risolvere al meglio le grandi e molteplici criticità tecnico-economiche ereditate dalla Giunta Caci».