ROMA – Cade l’amministrazione del comune di Palestrina, dove il sindaco, Mario Moretti, eletto con il centrodestra, è stato sfiduciato anche dai proprio consiglieri di maggioranza. Ora il comune verrà commissariato.
Nove consiglieri comunali, 6 di maggioranza e 3 di opposizione, hanno firmato e protocollato le loro dimissioni in Consiglio comunale. Un atto formale ufficializzato in mattinata che sentenzia la sfiducia del primo cittadino in carica da 4 anni e l’azzeramento della sua maggioranza e giunta con il prossimo arrivo di un commissario prefettizio.
“Stamattina ho ricevuto la notifica di sfiducia firmata da nove consiglieri comunali – spiega il sindaco su Facebook-. Prendo atto di questa decisione con grande amarezza e preoccupazione per la Città, che a causa di questo grave atto di irresponsabilità verrà consegnata nelle mani del Commissario Prefettizio fino a maggio 2024 e soprattutto vedrà sfumare le grandi opportunità legate ai finanziamenti in arrivo, un danno incalcolabile per tutti i cittadini”, scrive il sindaco che, ringraziando chi ha lavorato al suo fianco e i cittadini, conclude “Viva Palestrina, viva tutti i prenestini”.
A firmare l’atto di dimissioni di Moretti, espressione di centrodestra eletto nel 2019 dopo il ballottaggio contro Manuel Magliocchetti, esponente del centro sinistra in quota Pd, sono stati proprio quest’ultimo, Matteo Petronzi e Giorgio Marcellitto, della minoranza e Beatrice Stazi, Augusto Briccetti, Roberto Mancini e Cinzia De Rose della Lega, Laura Rosicarelli e Ludovico Rosicarelli della maggioranza.
In una nota il senatore e coordinatore provinciale di Fd’I, Marco Silvestroni e il deputato di Fd’I, Angelo Rossi, esprimono “ferma condanna per la sfiducia operata dai consiglieri della Lega, insieme ad esponenti del Partito democratico, nei confronti del sindaco di Palestrina Mario Moretti e della sua Giunta di centro destra”.
“Una sfiducia maturata attraverso le dimissioni contestuali di nove consiglieri comunali, – aggiungono – tra cui quattro della Lega, che fa perdere ai cittadini di Palestrina la straordinaria occasione di una giunta comunale politicamente vicina, finalmente, a quella della Regione LAZIO.
Un danno per i cittadini di Palestrina che si vedranno costretti, loro malgrado, ad una guida commissariale fino al 2024, momento in cui si sarebbe, per altro, naturalmente tornati al voto per la scadenza del mandato”.