VITERBO – L’assessora ai servizi al cittadino, imprese e decentramento Katia Scardozzi chiarisce le idee alla consigliera del Pd Alessandra Troncarelli, rea di essersi interrogata, in consiglio comunale, sul futuro delle attività dell’assessorato al decentramento, vista la mancanza di fondi per le frazioni e sul significato di un assessorato che costa più (60 mila euro annui) di quello che potrà produrre senza denari, cioè zero.
E via che l’assessora decentrata Scardozzi ha iniziato ad elencare le titaniche imprese realizzate in nove mesi: “Chi dalla politica ha avuto tutto senza passare dal via non è abituata a studiare, per questo facciamo noi il riassunto. Regolamento sui consigli dei territori, che giaceva da anni, non operativo, negli uffici comunali. Apertura a Bagnaia, Grotte Santo Stefano e San Martino degli uffici per i servizi demografici e lo sportello al cittadino. Interventi puntuali a San Martino con il restauro del portone dell’ufficio Anagrafe e la riapertura del Centro Alzheimer; a Bagnaia con il rifacimento del manto stradale in via Matteo Giovannetti e i lavori per la riqualificazione dell’area giochi di Valle Pierina; a Grotte Santo Stefano con gli interventi di manutenzione straordinaria della scuola primaria Pio Fedi e la manutenzione ordinaria di strade e caditoie che non veniva realizzata da anni. Mentre a Tobia siamo prontamente intervenuti su problemi di ordinaria amministrazione, che ormai erano diventati straordinari, ovvero l’asfaltatura di parte della strada di collegamento tra Tobia-S.Martino, e asfaltature varie. A Viterbo rilascio carte di identità con open day straordinari anche in giorni festivi. Infine l’introduzione del sistema PagoPa, metodo per rendere più efficace qualsiasi pagamento verso la pubblica amministrazione”. Per concludere con la stoccata finale: “È interessante ascoltare le critiche di coloro che hanno contribuito a fare di Viterbo e degli ex comuni una città abbandonata a se stessa, che hanno solamente saputo disinvestire specialmente sui servizi al cittadino. Noi abbiamo risposto con la concretezza, con il lavoro di squadra e così continueremo a fare, coinvolgendo direttamente la cittadinanza. Questo il nostro metodo: ascoltiamo istanze, ci mettiamo la faccia e ci prendiamo le responsabilità, anche quelle derivanti da una perdurante assenza delle precedenti amministrazioni“.
Dopo l’inventario dell’assessora Scardozzi non poteva mancare la replica di Troncarelli: “Risposta scomposta e fuori contesto quella inviata agli organi di informazione dall’assessora Scardozzi, che davanti ad osservazioni fatte sulla oggettiva assenza di fondi a disposizione dell’assessorato da lei diretto, peraltro carenza confermata anche da lei stessa, invece di lavorare per reperirle preferisce attaccare la sottoscritta a livello personale. Cara assessora, non concorda che il suo ruolo potrebbe essere svolto tranquillamente da un consigliere delegato, con gli stessi risultati e che per legge non percepisce indennità, risparmiando così 60 mila euro annui, che moltiplicati per i quattro anni rimanenti del suo mandato ammontano ad euro 240 mila ed investire queste risorse per gli ex Comuni?
Inoltre spiace constatare che un assessore preferisca attacchi personali al confronto civile e democratico con un consigliere comunale.
Circa i mirabolanti interventi da Lei elencati nel suo comunicato, che vanno dalla pulizia di pochi metri lineari di cunette al rattoppo di qualche buca, i risultati del suo impegno si commentano da soli”.
E a proposito di titoli di studio…
“Mi sono laureata in giurisprudenza a 25 anni e sono avvocato. Sono abituata da sempre a prepararmi nel migliore dei modi alle sfide, opportunità e difficoltà che la vita ti mette di fronte quotidianamente.
In merito al suo invito a studiare, volevo anche informarla che Palazzo del Gallo di Bagnaia non è stato finanziato dal Pnrr ma da risorse reperite dall’amministrazione Michelini della quale ho fatto parte come consigliere e come assessore prima di essere nominata assessore regionale” .
Infine gli auguri all’assessora “senza portafoglio”, che almeno ha un vantaggio “Non rischia di spendere male le risorse “assegnate”, visto che non le ha. Buon lavoro”.