Assenza di personale, ritardi cronici e struttura fatiscente, la denuncia di Fratelli d’Italia
ACQUAPENDENTE – “Superare gli schieramenti politici per difendere la nostra struttura sanitaria”. Apertura importante ad una collaborazione quotidiana e capillare con la Giunta Terrosi per il consigliere di minoranza in quota Fratelli d’Italia Alessandro Brenci. “In questo impegno”, sottolinea, “sarò affiancato dalla consigliera Valentina Sarti. La prima problematica da risolvere a livello di importanza è la mancanza di una figura di anestesista rianimatore. Non solo dalle ore 20.00 del venerdì fino a lunedì mattina, ma tutte le notte e festivi. A nome di Fratelli d’Italia sottolineo che è inammissibile che nel 2023 non sia garantito tale servizio. A cui spesso di aggiungono i ritardi del 118 che portano come unico risultato la morte del ricoverato. Stiamo parlando di patologie acute e niente è giustificabile. Tanto più in un Pronto Soccorso che non è un primo soccorso ma un pronto soccorso declassato a 60 Km da Viterbo. A corollario molto altro. Come l’urgente necessità che abbiamo della presenza di medici in grado di dare risposte a varie malattie. E’ davvero deprimente vedere come vertiginosamente si verifichino ritardi incredibile negli ambulatori. La radiologia è sostituita dalle teleradiologia tutte le notti e nei giorni di festa, con risultato che si possono fare radiografie o Tac senza mezzo di contrasto (poiché manca l’anestesista). Oltre a questo, la teleradiologia esclude le ecografie perché possono essere fatte solo in presenza di un radiologo che le esamina e le diagnostica. Per non parlare del fatto che ogni tipo di radiografia va inviata e Belcolle per risposte. che a volte sono rapide ma talvolta, proprio per mancanza di radiologi, ci sono da aspettare delle ore. Lo avevamo già detto poco dopo le elezioni regionali. Per noi di Fratelli d’Italia è insopportabile che l’spedale cada a pezzi. Buche per terra, pareti scrostate, criticità su apparati elettrici con fili volanti. Talmente decadente e non è nemmeno dignitoso lavorarci dentro. Zone nevralgiche, camere, vani vicino alla medicheria chiusi da tempo dopo il terremoto di anni fa perché non ritenuti agibili con l’acqua piovana che penetra dal soffitto sugli impianti elettrici. Laboratorio geriatrico e di medicina chiuso perché il medico è malato. Non è possibile tutto questo. E noi di Fratelli d’Italia ce ne sbattiamo delle barriere politiche. Tutti graniticamente uniti a fianco dei cittadini”,