Vasanello – Furto e truffa di orologi, denunciato uomo

VASANELLO – I carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo un 49enne nato a Napoli, già gravato da precedenti, resosi responsabile di truffa aggravata e tentata truffa ai danni di due persone anziane.

L’uomo, ha rubato un orologio marca Lucien Rochat del valore di circa 1.000,00 euro, facendo credere alla vittima che fosse sua intenzione acquistarlo. Ma una volta sottratto, il truffatore si è dileguato facendo perdere le sue tracce.

Poco prima, lo stesso aveva avvicinato una persona anziana, che si trovava nella piazza del paese a bordo della propria autovettura, proponendogli l’acquisto di un orologio, ma l’uomo era riuscito a declinare la proposta con fermezza.

Immediatamente entrati in azione, i carabinieri hanno potuto acquisire le immagini videoregistrate dalla telecamera di proprietà del comune di Vasanello, constatando chiaramente la condotta criminosa ed il modus operandi posto in essere dal soggetto, la cui autovettura è risultava essere intestata ad una donna napoletana di 69 anni, incensurata, probabilmente parente del reo in quanto dimorante e residente allo stesso recapito dell’uomo verso cui non si è proceduto penalmente per mancanza di elementi/indizi di colpevolezza.

Dalle indagini che ne sono conseguite, si è potuto appurare che, nel recentissimo passato, la stessa autovettura era stata più volte fermata dalle varie forze di polizia, e che la stessa in tutte le occasioni era condotta dallo stesso uomo.

Avuta l’immagine fotografica dell’uomo, è stata effettuata una ricognizione fotografica con le due parti lese, le quali hanno riconosciuto con la massima sicurezza e senza alcuna ombra di dubbio, l’autore della truffa e della tentata truffa.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva