Importanti novità in arrivo per quanto riguarda la rottamazione quater delle cartelle esattoriali e per lo stralcio parziale dei debiti fino a mille euro. Nel dettaglio, un paio di emendamenti al decreto Bollette ne allargano la platea, rendendo possibile la definizione agevolata anche nei comuni che riscuotono in proprio o affidano il recupero dei loro crediti ad agenti della riscossione privati. Scopriamo tutte le notizie dell’ultima ora in merito.
Si allarga la platea
Con gli emendamenti al decreto Bollette lo stralcio automatico dei debiti fino a mille euro e la rottamazione quater vengono estesi anche nei Comuni, nelle Regioni e nelle Province che riscuotono in proprio o affidano il recupero di tasse e multe non pagate dai contribuenti ad agenti della riscossione privati iscritti all’albo del ministero dell’Economia.
Finora, infatti, la rottamazione quater e lo stralcio delle cartelle erano previsti solo per i debiti affidati all’agente della riscossione pubblico, in sostanza quelli recapitati ai cittadini a mezzo ruolo dall’agenzia entrate Riscossione. Una novità che apre le porte della rottamazione quater a migliaia di cittadini che per scelta dei loro amministratori locali fino ad oggi restavano di fatto tagliati fuori dalla doppia sanatoria.
Le nuove regole
In ogni caso spetterà a sindaci, governatori e province il ruolo di individuare le regole della definizione agevolata. Con una delibera ad hoc, infatti, dovranno essere indicati il numero di rate e la relativa scadenza, le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di aderire alla rottamazione quater.
Stesso discorso anche per quanto riguarda i termini per la presentazione della domanda con la quale il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi.
Tramite delibera gli enti dovranno specificare anche il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.
Cosa prevede la legge di bilancio 2023 per le cartelle esattoriali?
La rottamazione quater riguarda tutti i carichi affidati alla riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli contenuti negli atti ancora notificati, o per quelli dove è prevista una rateizzazione o una sospensione, o ancora per quei debiti per i quali era in qualche modo già prevista una definizione agevolata anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
Cosa prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali?
Gli emendamenti al decreto Bollette, prevedono che lo stralcio per le cartelle fino a mille euro (l’importo comprende capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) affidate agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.
Si tratta di un annullamento automatico per le sole somme dovute, alla stessa data, a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora. La cancellazione del debito non riguarda la quota capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione degli atti di pagamento, che restano integralmente dovuti (la quota della multa va sempre pagata).