Una partenza così probabilmente non se l’aspettavano nemmeno i dirigenti biancorossi più ottimisti. Stiamo parlando del Città di Orte e del suo meraviglioso cammino in questa prima parte della nuova stagione. Un Città di Orte che in Estate ha avuto il coraggio di cambiare pagina, di creare una versione 2.0 ponendo fine ad un ciclo che comunque aveva dato tante soddisfazioni. Un cambiamento importante a cui però i risultati stanno dando ragione. Di tutto questo, dell’attuale prima posizione in classifica e del futuro dei biancorossi ne parliamo con una figura storica del sodalizio ortano ovvero il Direttore Generale Daniele Sciarrini (nella foto di Mauro Zuppante).
Torniamo a quest’estate. All’idea di un Città di Orte 2.0. Una scelta giusta direi almeno a guardare i risultati?
Posso dire che questa estate è stata molto lunga . Alcuni pensavano che eravamo in difficolta altri che non sapevamo programmare. Invece abbiamo fatto tutte le azioni corrette che vanno poste in essere quando esiste un problema. Individuarlo, analizzarlo, rimuoverlo e individuare le giuste azioni correttive. Da qui quello che abbiamo definito “la scelta giusta”. Per noi “la scelta giusta” significa aver messo il gruppo al centro del progetto ed aver individuato le persone corrette che ci potessero affiancare nella realizzazione del progetto sulla base delle indicazioni di massima fornite dalla società. In questo è stato fondamentale il ruolo svolto da Davide Fabrizi, che ha costruito la squadra e individuato nuovi partner, e da Francesco Menichetti che è stato parte attiva delle scelte mettendo a disposizione capacità di pianificazione, rete di contatti e soprattutto la profonda conoscenza delle dinamiche di gruppo”.
Un restyling anche societario con l’entrata di figure che si stanno rivelando molto importanti?
Un restyling ben riuscito perché il nuovo Presidente Emilio Valenti si sta dimostrando una grande persona che riesce a gestire tutto con equilibrio e competenza. Per me rappresenta una felice scoperta nel proseguimmo del lavoro svolto da Andrea Impenna che rappresenta sempre e rappresenterà sempre la pietra miliare del Citta di Orte essendone stato il primo allenatore e il primo presidente. A questo si aggiungono tutti i nostri collaboratori: Marcello, Riccardo, Graziano, Federico, Giancarlo e tutti gli altri. La loro passione, il loro impegno e la loro professionalità rendono ancora più unica questa Famiglia”.
Uno sguardo al futuro. Dove può arrivare davvero questo Città di Orte?
“Non abbiamo particolari ambizioni, siamo già contenti di aver creato le condizioni per giocare determinate partite. Il merito va in primis allo staff tecnico composto da mister Giovannini e da Paolo
Tanilli che segue con puntiglio e competenza la preparazione atletica. Loro si completano a vicenda creando valore aggiunto per il gruppo tutto. Abbiamo un grande allenatore, romano, romanista e che parla ancora romano. Un quadro molto simile ad un altro tecnico che meno di un anno fa ha scritto una pagina storica del calcio mondiale. A volte sentendolo parlare e vedendolo lavorare sul campo, il pensiero vola proprio alla favola del Leicester”.
C’è un giocatore che secondo Lei riesce a trasmettere di più i valori del Città di Orte?
“Voglio ringraziarla per questa domanda. Ovviamente in questa squadra e in questo gruppo, molto importante è stata la vecchia guardia che possiamo dire senza dubbio essere l’anima di tutto. Detto ciò, voglio citare e ringraziare pubblicamente un giocatore e un vero amico ovvero Claudio Russo. Un leader vero che sa unire qualità, quantità, grinta e cuore. Uno che quando va in campo riesce a trascinare tutti”.