La Guardia di Finanza di Lecce ha eseguito un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un magistrato di Monopoli, Pietro Errede, coinvolto in un’inchiesta per reati contro la pubblica amministrazione in relazione a fatti accaduti quando era in servizio presso il Tribunale fallimentare di Lecce.
In totale sono cinque le misure cautelari eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della città salentina, su delega della Procura della Repubblica di Potenza. Le accuse contestate a vario titolo nel provvedimento cautelare emesso dal gip sono di concussione, corruzione in atti giudiziari, turbata libertà degli incanti ed estorsione.
Oltre al magistrato sono stati arrestati un avvocato e tre commercialisti. Altre cinque persone risultano indagate. Errede, pochi mesi fa, era stato perquisito e successivamente aveva chiesto il trasferimento ad altro tribunale.
L’inchiesta era partita infatti un anno fa dopo un esposto anonimo e riguarda un giro di nomine e incarichi pilotati al Tribunale fallimentare di Lecce. Verrebbe anche contestata una presunta interferenza in un’asta giudiziaria in cambio di favori.
Tra gli indagati a piede libero dalla Procura di Potenza vi sarebbero un altro magistrato in servizio nel Tribunale del capoluogo salentino, e due avvocati, uno del Foro di Lecce e uno di Roma.