Santa Marinella – Lista “Il Paese che vorrei”: rampa per disabili una scusa per accedere alla spiaggia

SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa inviata dal gruppo civico “Il Paese che vorrei”: Con la scusa dei disabili il Comune realizzerà un’opera di servitù alle concessioni balneari. Dopo tante polemiche si svela il mistero: la rampa cosiddetta per disabili in Via Giuliani ha il solo scopo di far accedere i mezzi meccanici nelle spiagge date in concessione per lavori di ripascimento, di manutenzione e forse per altro ancora.

La storia ha dell’incredibile! A fine aprile, sul finire del primo mandato e in piena campagna elettorale, il Sindaco ordina di abbattere, con un’ordinanza d’urgenza per la eliminazione dello stato di pericolo, un manufatto storico per la realizzazione – si dice – di una rampa di accesso disabili e mezzi di soccorso all’arenile. Viene fatto notare da più parti che la rampa non è adeguata all’uso per disabili e passeggini per via della pendenza troppo elevata.

Seguono sospensione dei lavori, polemiche su social e stampa, insulti del Sindaco a chi pone il problema, fino ad arrivare, come ormai consuetudine di questa nuova amministrazione che di nuovo non ha nulla, al recente accordo tra pubblico e privato: al Comune il compito di realizzare la rampa della pendenza del 20 % per dare accessibilità ai mezzi di soccorso e a quelli meccanici, mentre al privato (la signora D’Amelio) quello di realizzare a sue spese la rampa per l’accesso ai disabili.

I ruoli si invertono: il Comune si mette al servizio del privato (gli stabilimenti in concessione) e il privato si occupa del bene pubblico. Paradossale!

Il tutto, peraltro, agendo SENZA CONDIVISIONE E TRASPARENZA, della rampa destinata ai disabili a tutt’oggi non si conosce né il progetto, né la fattibilità o i tempi di costruzione. Né si comprende come si intende sciogliere il nodo della viabilità visto che il parcheggio del piccolo spazio di Via Giuliani era stato chiuso a causa della pericolosità delle manovre in entrata e in uscita dall’Aurelia. Ora sarà più facile per le barche, i mezzi meccanici e le ambulanze accedere o uscire dalla strada? O è più verosimile il blocco della circolazione sull’Aurelia?

Da un lato, una scomoda rampa asfaltata, con alla base una colata di cemento per permettere ai mezzi di invertire marcia e risalire e, dall’altro – cosa più grave – la perdita dell’ennesimo accesso al mare perché quell’unica spiaggia libera in passeggiata pare essere destinata ad essere chiusa o fortemente ridimensionata per realizzare quella che appare più che altro UN’OPERA DI SERVITÙ ALLE CONCESSIONI BALNEARI PRIVATE.

Non si potevano trovare ALTRE SOLUZIONI? Pensare per esempio alla realizzazione di un ascensore (o una piattaforma) che dalla terrazza portasse al mare chi ha problemi di disabilità? E perché no, all’uso del tunnel al di sotto del Gigi Bar per i mezzi di trasporto?
Nulla ci è dato di sapere perché ancora una volta questa amministrazione fa calare dall’alto le sue decisioni. Tantomeno dimostra sensibilità alcuna né per i disabili, usati maldestramente e vergognosamente, né per le esigenze dei cittadini meno abbienti di Santa Marinella che a quel lembo di spiaggia sono affezionati e che frequentano assiduamente da sempre. Quei cittadini che quella spiaggia libera se la sono guadagnata con numerose battaglie fatte negli anni passati per strappare alle ville costruite a ridosso dell’arenile, quello spazio che, al contrario, esse rivendicavano per sé.
IL PAESE CHE VORREI