Incontro in prefettura con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, comitato di quartiere, gruppo di controllo di vicinato e il parroco della Santissima Trinità
VITERBO – Ieri mattina si è tenuta presso la Prefettura una seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato alla situazione della sicurezza pubblica a San Faustino.
Durante la riunione, a cui hanno partecipato anche la sindaca Chiara Frontini e il consigliere delegato alla sicurezza Umberto di Fusco, sono state ascoltate alcune realtà rappresentative del quartiere (Comitato di quartiere, coordinatore del gruppo di controllo di vicinato, parroco della Chiesa della Santissima Trinità), che hanno esposto i problemi di microcriminalità e degrado urbano che si registrano nel quotidiano e hanno avanzato alcune proposte di intervento.
La discussione ha evidenziato che da tempo il quartiere San Faustino è oggetto di costante attenzione da parte delle Forze di polizia, che svolgono assidui servizi di controllo. Evidenziando il tempestivo e massiccio (in breve tempo sono accorse le pattuglie di tutti e tre i Corpi) intervento delle Forze di polizia riguardo ai fatti accaduti domenica scorsa (LEGGI TUTTO).
Al termine della riunione il prefetto ha dichiarato: “A San Faustino non mancano i problemi, ma la situazione della sicurezza pubblica è ampiamente sotto controllo. Il quartiere è tra i più presidiati del capoluogo. I servizi di polizia sono costanti e incisivi e lo saranno anche in futuro con il concorso di risorse aggiuntive, ove le circostanze lo rendessero necessario.”.
“Quanto accaduto domenica sera – ha proseguito – non va sottovalutato e non resterà impunito. Il rispetto delle regole è alla base dell’ordinata convivenza civile e non è in discussione.”
“D’altra parte, registro con favore – ha concluso il prefetto – che nel quartiere operano formazioni sociali che promuovono il dialogo e l’integrazione tra i residenti e questa è una cosa molto importante in una realtà multietnica come San Faustino. Queste formazioni sociali meritano il sostegno di tutte le Autorità pubbliche”.