BUCAREST – Il 30 giugno la Commissione europea ha inviato alla Romania una notifica in cui chiedeva al Paese di contenere il deficit di bilancio, pena la sospensione di parte dei fondi di coesione, ha dichiarato il Ministro delle Finanze Marcel Bolos alla leadership del Partito Nazionale Liberale (PNL) il 3 luglio, secondo la trascrizione dei colloqui pubblicata da Digi24.
La Romania è sottoposta alla procedura per deficit eccessivo da prima della crisi del COVID-19, quando i regolamenti di bilancio sono stati temporaneamente sospesi, ed è improbabile che quest’anno riesca a rispettare il deficit del 4,4% del PIL, dopo che il divario ha superato il 2,3% del PIL nel periodo gennaio-maggio, riporta BneIntelliNews.
Venerdì [30 giugno] abbiamo ricevuto un documento dalla Commissione che ci raccomanda di ridurre il deficit [di bilancio], altrimenti [la Commissione] sospenderà i fondi europei», ha riferito Bolos.
Il ministro delle Finanze, il liberale Bolos, è un sostenitore dell’eliminazione di tutte le eccezioni e le scappatoie nel sistema fiscale – un passo raccomandato da tutte le istituzioni finanziarie internazionali per aiutare a raggiungere il consolidamento fiscale.
«Il deficit è ampio, non possiamo tenerlo sotto controllo senza eliminare le scappatoie», avrebbe detto Bolos alla leadership del PNL il 3 luglio, esprimendo in precedenza preoccupazioni per l’ampio deficit di gennaio-maggio.
Tra le prime eccezioni previste da Bolos per l’eliminazione vi sono le indennità estese ai dipendenti dei settori informatico, edile, agroalimentare e agricolo.
Né il PNL né il suo partner di coalizione, il Partito Socialdemocratico (PSD), sono però d’accordo con questo scenario proposto da Bolos come primo passo per il pareggio di bilancio.
Il bilancio 2023 è stato redatto dal predecessore di Bolos, il ministro del PSD Adrian Caciu, e le entrate previste si sono rivelate eccessivamente ottimistiche, complicando il consolidamento fiscale che i liberali vogliono raggiungere.