Con la SAF l’ennesima missione suicida con Mastrangeli kamikaze
FROSINONE – Giulio Andreotti è stato uno dei più grandi politici della storia italiana. Forse il più grande. Anche quando perdeva trovava il modo di vincere: come?
Non lasciando mai spazi agli avversari politici e non regalando ciò che gli spettava grazie a quello che per lui era come la Bibbia e cioè il “manuale Cencelli”.
Manuale Cencelli è un’espressione giornalistica riferita all’assegnazione di ruoli politici e governativi ad esponenti di vari partiti politici o correnti in proporzione al loro peso.
Bene, a Frosinone per gli uomini della Lega il “Manuale Cencelli” non esiste. Per loro c’è il “Modello Tafazzi”.
Non prendono niente. Neanche quello che gli spetta o che generosamente gli viene offerto. Niente. Uomini in cerca di poltrone che rimangono a secco per scelte politiche incomprensibili e suicide.
Senza ricordare le occasioni perse ci limiteremo a parlare dell’ultima vicenda. Quella legata al rinnovo del consiglio d’amministrazione della SAF (Società Ambiente Frosinone).
I numeri dicevano che il Partito Democratico, anzi il suo leader maximo Francesco De Angelis, se avesse voluto avrebbe fatto man bassa di poltrone. Invece, da buon padre di famiglia, De Angelis, ha preferito trovare un accordo diffuso e, giornalisticamente parlando, ha preferito le “larghe intese”.
C’era posto per tutti. Il consiglio d’amministrazione poteva essere allargato a cinque e avrebbe trovato posto anche la Lega. Invece no. Dopo aver perso l’Ater a vantaggio di Fratelli d’Italia adesso, la Lega, è rimasta fuori da una delle società più importanti del territorio a discapito proprio del Pd, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Nicola Ottaviani perché sta esponendo al ridicolo i suoi uomini?
Difficile dirlo ma il limite di sopportazione sta raggiungendo i livelli di guardia.
Fabio De Angelis è stato così eletto presidente della Saf, la Società Ambiente Frosinone che gestisce lo smaltimento dei rifiuti per conto dei comuni della provincia di Frosinone. De Angelis, grazie all’accordo con l’omonimo Francesco, è eletto con una maggioranza bulgara, 73 voti su 74 sindaci presenti al momento della votazione.
Lucio Migliorelli resta nel consiglio di amministrazione in quota Partito Democratico insieme ad Antonella Galante voluta da Gianluca Quadrini.
Il bello è che sia Nicola Ottaviani che il sindaco Riccardo Mastrangeli, in questa missione suicida, hanno trascinato anche l’assessore Pasquale Ciacciarelli che tanto bene sta facendo in regione.
Anche Mario Abbruzzese non ha gradito l’iniziativa “tafazziana” di Ottaviani. Qualcuno già si è pentito di averlo messo alla guida del partito proprio perché si è palesato per quello che non vuol vedere crescere al suo fianco nuove leve. Evidentemente ha paura della sua stessa ombra. Intanto, come Tafazzi, dopo il voto della SAF l’ennesima sconfitta politica sul territorio dove imperversa più forte che mai Fratelli d’Italia e una Forza Italia in grande spolvero.