La Polisportiva Montalto di Castro porta tutti a correre fra le vacche maremmane
PESCIA ROMANA – Se parliamo di gare podistiche, in tutte le loro espressioni: maratona, mezza maratona, corsa in montagna, trail, cross, e chi più ne ha più ne metta, ogni percorso ha le sue difficoltà, e le sue particolarità.
Ma a detta di tutti i partecipanti, che hanno gareggiato al “Primo Cross della Butterata” venerdì 25 agosto, presso l’azienda Nardi di Pescia romana, questo percorso è stato davvero particolare, un’esperienza unica, l’ha definita qualcuno.
Un cross di 5 chilometri, dispiegato sui terreni che ospitano in questi giorni, fino al 31 agosto, la “Butterata” uno degli eventi enogastronomici, più atteso e di successo.
Piatti tipici, carni prodotte e certificate della stessa azienda, ma non solo, performance, spettacoli, è la tradizione di questi luoghi che durante le cene va in scena, e così al confine esatto fra il Lazio e la Toscana fra le colline che caratterizzano questo territorio, i runner, si sono trovati ad avere un pubblico molto particolare, le tipiche vacche maremmane, che hanno assistito alla competizione, e sono state la sorpresa di ogni gareggiante, al punto che durante la gara, non appena trascorso il rettilineo, al primo giro del cross, lo stupore è stato unanime :“ guarda le vacche!” e si riprende fiato per continuare la corsa con il sorriso stampato in faccia, perché un percorso così è davvero molto particolare.
Massimo Maietto presidente della Polisportiva Montalto di Castro, questa- come altre volte, l’ha combinata grande, “che meraviglia questo cross alla Butterata! “dicono i partecipanti a fine competizione salutando il Mister, c’è chi viene da tutta la Regione, da Vetralla, da Ladispoli, da Frosinone, Maietto chiama, il popolo runner risponde e poi ringrazia.
La Polisportiva Montalto di Castro, ha circa 80 persone, che si dedicano all’atletica, in più i bambini, corrono, gareggiano, si allenano, appuntamenti la mattina presto, solitamente, o la sera prima di cena, si corre, si corre insieme, “Non sono tutti solo di Montalto, qualcuno viene anche dai Paesi vicini come Tarquinia, è un gruppo coeso, unito. Noi correndo lanciamo un messaggio al mondo- spiega Maietto, che nella polisportiva di cui è presidente c’ha messo tutta la sua passione ed impegno- la corsa non solo aiuta il fisico ma anche la mente, è un qualcosa che fa bene”.
Noi che in modo un pochino azzardato, abbiamo preso parte alla competizione, per viverla da dentro, abbiamo respirato un clima davvero particolare, si corre si compete e ci si piazza, uno solo arriva primo, la competizione c’è, ma in modo del tutto sano, senza mai scordare di essere un gruppo, e quindi soprattutto rivolti a noi, intrusi e poco allenati, non sono mancate le urla di incitazione quando proprio abbiamo pensato di non farcela più e rallentavamo, perché questo è l’essere sportivi, voglia di vincere, ma anche di sentirsi parte di un mondo nel mondo, dove vigono le regole dell’altruismo, del “ si parte insieme, si torna insieme” e quindi forza con ste gambe muovile, corri corri corri…ci viene detto.
La polisportiva Montanto, da l’occasione ai suoi membri non sono di praticare sport, che richiede una vita sana, ma di girare tutta la Regione e l’Italia per partecipare alle gare, di vivere la natura, di sentirsi in pace con se stessi.
I benefici della corsa, dello sport in generale sono noti ai più, ci sono, addirittura, percorsi di disintossicazione da sostanze che vengono risolti proprio correndo, è l’istat che declina i dati e ci dice chiaramente che chi pratica uno sport è più al sicuro da disagi sociali e psichici e qualora fossero presenti, è proprio con l’attività fisica che si possono risolvere. Il rapporto è questo: un euro speso per lo sport, sono tre euro risparmiati sul sistema sanitario, un investimento sicuro dunque, in termini monetari ha un suo riscontro.
Eppure dalla “Polisportiva Montalto” a tanta altre associazioni di categoria il “pianto” è unanime, i Comuni, le Regioni, puntano poco su queste pratiche, lo dicono i numeri dei finanziamenti, a volte scarsi o addirittura nulli, inesistenti, una politica poco lungimirante eppure, sempre secondo i dati Istat chi pratica attività sportiva ha una percentuale molto minore di ammalarsi, lo ripetiamo, i gruppi di atletica creano comunità con pratiche si socializzazione sane, portano turismo, perché per competere alle gare ci si sposta da altre provincie, facendo conoscere i luoghi tipici di un territorio, insomma non è un semplice correre e sudare è molto di più e questo andrebbe valorizzato.
Servono sicuro più fondi, nel caso della Polisportiva Montalto di Castro con l’insediamento della giunta Socciarelli, vuoi la crisi energetica, vuoi il momento di austerità post pandemia e crisi economica acuita i fondi per l’atletica e le gare non ci sono, e così Massimo Maietto, inventa la vita per non cessare un’attività su cui altre giunte al contrario, come quella di Caci, in passato, hanno puntato. Da runner, organizzatore, di percorsi, presidente, continua ostinato a svolgere le sue attività, in questo caso l’azienda Nardi, il privato, si è resa disponibile a realizzare questo evento, anche con qualche aiutino, un cross unico, che speriamo giunga ad avere anche altre edizioni dopo questa prima. Era una due giorni, la prima categoria adulti, che si è svolta ieri sera, la seconda bambini e ragazzi era prevista per oggi, ma proprio a latere della gara è arrivata la notizia della scomparsa del papà di due piccoli atleti e quindi senza esitare la decisione è stata immediata:
“La manifestazione di Cross di questa sera, riservata alle categorie giovanili, è annullata. Siamo vicini e ci stringiamo in un simbolico abbraccio ai nostri piccoli atleti e alla loro mamma per la perdita del papà Fabio Ingrosso.”
Perché lo sport è anche questo fare comunità, un cuore che batte dallo sforzo della corsa e non smette di stringersi nel lutto. Un cuore sano.
Rispetto a noi, che ci siamo improvvisati runner siamo fieri del nostro ultimo posto perché raccontare da dentro, partecipare, ad una gara cosi è stata una sicura emozione, ci alleneremo, chissà magari la prossima volta ci piazziamo in altre posizioni, ma per il momento è bastato godere del clima unico di chi insieme affronta una gara con la fatica e la difficoltà, che a fine percorso compie la sua magia, in qualsiasi modo ti sia piazzato sei uno/ una di noi.
A fine serata dopo le premiazioni sul podio, si cena tutti insieme, il sudore, viene calmato dal vino dal cibo in convivialità, Mister Maietto, guarda la sua tavolata, gli brillano gli occhi se li guarda uno per uno i suoi atleti, si andrà avanti sempre e cmq perché la corsa è tanto, forse tutto, lui che durante la gara modula il ritmo lo rallenta se necessario, ed affianca chi stenta più degli altri, perché lo dice e lo ribadisce sempre: ”stiamo lanciando un messaggio al mondo, stiamo facendo qualcosa di grande”. Sul podio il proprietario dell’azienda Nardi Franco, che ha fortemente voluto questa giornata, insieme allo staff delle Polisportiva Montalto premia i vincitori, e sorride, per questa insolita manifestazione alla quale le sue vacche hanno assistito…e poi è festa di canti maremmani, di brace, di aneddoti, di appuntamenti per la prossima gara. Per quel che riguarda noi, sappiamo che la pettorina va fissata bene in vista, che finita la gara ci si lava con delle bottiglie d’acqua e si mette la maglietta asciutta, che si parla già che domenica a Norcia ci sarà un ‘altra gara ancora e ci viene da sorridere al pensiero di un mondo nel mondo che vuole cambiare, migliorandolo, il mondo stesso correndo. E se Montalto è stata protagonista nelle cronache locali per brutti fatti legati allo spaccio di droga, al disagio… diamo la parola (ed i soldi) ai runner, perchè può essere una corsa a salvarti la vita, Comuni, Regioni, il nostro appello, è: puntateci.
Ci vediamo alla prossima corsa.