L’associazione di Civitavecchia interviene alla luce delle novità nell’ente e chiede che si lavori per le 600 famiglie in graduatoria
CIVITAVECCHIA – «L’Unione inquilini di Civitavecchia non può che constatare la fine dell’era di Antonio Passerelli presso L’ ATER di Civitavecchia, durata dieci anni nella funzione alternata di commissario straordinario e di presidente del consiglio di amministrazione, con la speranza che non si avveri nuovamente il proverbio il peggio viene sempre dopo».
Inizia così una nota dell’Unione inquilini di Civitavecchia che torna ad intervenire sull’Ater e sui suoi vertici alla luce delle novità.
Civitavecchia – Ater, ecco come il direttore generale si è assunto a tempo indeterminato
«Una inversione di tendenza – proseguono – si potrà vedere subito se il nuovo commissario straordinario, Massimiliano Fasoli, nominerà un nuovo direttore generale al posto di Emiliano Clementi, nominato per la prima volta nell’agosto del 2016 da Antonio Passerelli, riconfermato nell’aprile del 2021 inopinatamente dal Consiglio di amministrazione.
La normativa regionale e lo statuto dell’ATER concedono al direttore generale ampi poteri, ma Emiliano Clementi li ha superati abbondantemente: l’esempio più eclatante si è verificato quando praticamente si è autoassunto quale dirigente dell’ATER a tempo indeterminato, così come riportato recentemente da un giornale telematico.Negli ultimi anni la dirigenza dell’ATER ha lasciato a dir poco a desiderare: basti considerare le rare assegnazioni di case nella nostra città, mentre 600 famiglie in graduatoria ERP attendono da anni l’alloggio cui hanno diritto; la agonia delle famiglie assegnatarie di Via XVI Settembre , fuori dalle loro abitazioni da oltre 4 anni, ancora in attesa dell’inizio dei lavori del nuovo edificio; il muro di Via Isonzo in attesa di essere ricostruito, nonostante a quanto risulta la Regione Lazio abbia deliberato il finanziamento da quasi 2 anni.
Una domanda sorge spontanea, a parte il consiglio di amministrazione dell’ATER spesso latitante, ma la Regione Lazio e il Comune di Civitavecchia – concludono dall’Unione inquilini – non si sono accorti di nulla in tutti questi anni? In particolare la Regione Lazio che ha l’obbligo di vigilare su gli ATER».