APRILIA – Tra il tardo pomeriggio di domenica fino alle prime luci dell’alba di ieri, quando è stato spento, è divampato un incendio al TMB della Rida Ambiente di Aprilia che ha interessato una delle 12 biocelle in cui viene stabilizzato il rifiuto indifferenziato in ingresso prima del trattamento.
Durante le operazioni di “smassamento” delle braci del rifiuto estratto dalla biocella, dopo che l’incendio era stato domato, come se non bastasse, una pala meccanica ha urtato contro una colonna di un capannone che è successivamente crollato.
L’impianto, in base a quanto la stessa Rida ha comunicato alla Regione Lazio, resterà certamente chiuso fino a mercoledì ma è possibile che riapra direttamente la prossima settimana.
Questo avrà un impatto significativo sulla gestione dei rifiuti urbani nel Lazio (il tmb tratta oltre 400mila ton l’anno di immondizia indifferenziata).
Roma manda ad Aprilia 550 tonnellate al giorno di “tal quale” (per un totale di 3.300 tonnellate la settimana.
Ama fa sapere che “le strutture tecniche dell’azienda che sovrintendono ai flussi si sono subito attivate e sono al lavoro per ottimizzare, sulla base delle maggiori capienze ottenute negli impianti già contrattualizzati e attivi, i conferimenti derivanti dall’indisponibilità temporanea dell’impianto tmb della Rida Ambiente”.
Per evitare che in città si formino nuovi accumuli di immondizia sarà decisivo il timing con cui verranno “evacuate” negli impianti contrattualizzati dalla municipalizzata queste quantità che Rida non potrà accogliere.
Un primo alert in questo senso si è verificato nel pomeriggio di ieri: il tmb di Malagrotta ha smesso di ricevere rifiuti dai camion Ama perché le quantità giornaliere autorizzate (600 tonnellate) erano già state raggiunte con i tanti conferimenti avvenuti di mattina.
Non avere punti certi dove scaricare porta inevitabilmente a mancati svuotamenti dei cassonetti. E, forse non casualmente, alcune immagini girate questa mattina dall’associazione Lila testimoniano a Tor Pignattara ma anche a via di Donna Olimpia (quartiere Monteverde) la presenza di cassonetti dell’indifferenziato strapieni e in alcuni casi con rifiuti a terra.
A questo, nella zona di Torpignattara come pure a piazza Lodi, si aggiungono episodi di inciviltà e degrado come divani, materassi, strutture in legno e piccoli elettrodomestici abbandonati vicino ai cassoni, tappeti di bottiglie di vetro e, dulcis in fundo, una persona sorpresa a urinare in pieno giorno su un cassonetto.
Per evitare possibili crisi rifiuti nel Lazio legate alla temporanea chiusura del tmb di Rida, la Regione ha invitato i comuni che conferiscono nell’impianto pontino ad avvalersi degli altri operatori che trattano il “tal quale” presenti sul territorio.
Alcuni di questi però effettuano solo il trattamento meccanico e non hanno la sezione di stabilizzazione indispensabile per rendere innocua, alla fine del processo industriale, la componente organica presente nei rifiuti indifferenziati in arrivo.