VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: Mancano ormai pochi mesi al terzo anniversario del bombardamento del quartiere Santa Barbara a Viterbo. Migliaia di cittadini, è proprio il caso di dirlo, bombardati dalle promesse del sindaco Michelini, che nel giugno 2013 girò le case per promettere interventi che nessuno in questi anni ha poi mai visto.
Caro Sindaco, in effetti di bombe sul quartiere di Santa Barbara in questi anni ne ha lanciate molte: dalla famosa farmacia comunale aperta h24 sempre a disposizione dei cittadini, all’isola ecologica (richiesta da Fondazione ormai da oltre due anni); dalla promessa risoluzione di una di una viabilità assurda, che tiene dodicimila persone ostaggio, fino al famoso centro di assistenza medica e infermieristica comunale; senza dimenticare la messa in sicurezza della strada Capretta, anche quella chiesta da anni da Fondazione e la costruzione dei nuovi accessi al quartiere previsti come opera a supporto delle nuove lottizzazioni.
E invece basta girare un po’ per le strade e vedere che il bombardamento c’è stato, ma quello vero; e proprio nel quartiere dove ci sono crateri dappertutto, erba alta che infesta tutte le aree pubbliche e una viabilità farneticante che ci si ostina a non cambiare contro ogni logica e contro il buon senso.
Ma potare gli alberi e tagliare l’erba è davvero così complicato per un sindaco vivaista che dovrebbe farlo di mestiere? Portare un servizio idrico dignitoso evitando l’acqua color ferro a ogni cambio meteo è così difficile? E ancora, si è letto che il Comune costruirà un’area sportiva con nuovi impianti sulla Teverina, ma intanto i parcheggi per le auto che invadono il quartiere a ogni manifestazione sportiva che fine hanno fatto?
Si tratta di un totale degrado e abbandono, con servizi comunali spariti, l’assenza di centri di incontro, al di fuori della parrocchia, e soprattutto di negozi che continuano a chiudere, rendendo la vita dei residenti più complicata ed il valore delle loro case sempre più svalutato.
Sindaco sappiamo di non poterle impedire di continuare a bombardare tutta la città di false aspettative, ma è arrivato il momento per noi di Fondazione di tornare in strada per impedirle di continuare in quest’opera di imbarbarimento di Santa Barbara e della Città di Viterbo.
Il direttivo di Fondazione