TARQUINIA – La promozione del principio di inclusività tra i cittadini è uno dei risultati che si produce anche attraverso la diffusione della cultura e del sapere, ed è anche uno degli scopi perseguiti dall’Amministrazione Comunale di Tarquinia.
In quest’ottica proprio il mese di ottobre è dedicato dall’Assessorato alla Cultura all’organizzazione di visite guidate al patrimonio storico-artistico della città rivolte ad un pubblico con disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Le visite, che stanno interessando alcuni dei luoghi storici più significativi di Tarquinia, hanno l’obiettivo di rendere la città un luogo accogliente e comunicativo per tutti.
Il calendario include tra i luoghi di interesse l’Archivio Storico Comunale. Qui i partecipanti hanno potuto avvicinare alcuni fra i documenti più antichi e rilevanti che costituiscono il fondo archivistico comunale grazie alle spiegazioni delle guide coinvolte.
Il percorso delle visite comprende anche il torrione della contessa Matilde, la chiesa di S. Maria in Castello, il Museo Archeologico Nazionale e Palazzo Bruschi Falgari.
Per i non udenti le visite sono state coadiuvate da un’accompagnatrice che grazie alla LIS, la lingua dei segni, ha potuto trasmettere i contenuti. Per gli ipovedenti ci si sta avvalendo dell’impiego di mappe tattili.
Un programma che propone una “Tarquinia per tutti”, per una città inclusiva, che vuole essere capace di accogliere e dialogare anche con un pubblico con disabilità motorie e sensoriali.
Le visite sono state organizzate grazie alla collaborazione della Coop. Radici APS, una giovane società romana che sta lavorando per rendere accessibili il Parco Archeologico del Colosseo ed alcune esposizioni temporanee, grazie all’ausilio di supporti tattili per consentire a tutti l’acceso ai contenuti e alle informazioni di questi luoghi della cultura perché siano sempre più luoghi aperti e in grado di colloquiare con tutti i cittadini.
Il programma è stato realizzato grazie al finanziamento di fondi erogati dal Ministero della Cultura e derivanti da PNRR per favorire l’accessibilità sensoriale e cognitiva ai luoghi della cultura.