L’Osservatorio ambientale ha presentato l’ambizioso progetto di durata biennale per la sorveglianza epidemiologica del territorio e al potenziamento del registro regionale dei tumori
CIVITAVECCHIA – Presentato l’ambizioso progetto “Sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Tarquinia, Monte Romano e per il potenziamento del registro tumori Lazio” che vede la collaborazione di diverse e qualificate realtà. Presso l’hotel de la Ville si è parlato della convenzione realizzata da Consorzio per la gestione dell’Osservatorio ambientale, Dipartimento di epidemiologia dell’Asl Roma 1, Asl Roma 4 e Asl di Viterbo.
C’erano sindaci, consiglieri ed assessori e la nostra attenzione è stata catturata dalla presenza di Roberto D’Ottavio, commissario di Forza Italia a Civitavecchia e presente all’incontro. Lo abbiamo disturbato perché la sua figura si era appalesata ieri sera sugli schermi della Rai durante la trasmissione Report.
In questo frangente gli abbiamo chiesto del perché la scelta di aderire al progetto civico del candidato sindaco Paolo Poletti, generale in pensione della Guardia di finanza: “Lo dovresti sapere bene. Noi di Forza Italia mai con il sindaco Tedesco che ha contribuito a distruggere il nostro partito. Noi abbiamo già fatto la nostra scelta ed è quella di stare con Poletti”.
Il problema è dunque abbastanza serio perché al momento, nessuno dei partiti della coalizione di centrodestra si era palesato in modo così evidente.
Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati e Udc dovranno quindi fare a meno di Forza Italia alle prossime elezioni a meno che anche quest’ultimo finiranno con lo schierarsi con il “generale”.
Intanto al convegno si sono affrontati argomenti molto più interessanti.
Il Presidente del CdA consortile Ivano Iacomelli ha aperto i lavori dicendo: «Per noi è un grande motivo di orgoglio presentare questo progetto» e ha ringraziato tutti gli attori che hanno contribuito, a vario titolo, al raggiungimento dell’obiettivo.
Il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco ha portato i suoi saluti per poi tornare in consiglio comunale, ribadendo l’importanza del progetto e del fatto che grazie alle sinergie le cose concrete vengono realizzate. «Quello di oggi è un punto cardine su una problematica che noi conosciamo e che ha coinvolto e coinvolge la nostra città e il territorio».
Il presidente dell’assemblea dei sindaci dei Consorzio, e primo cittadino di Santa Marinella, Pietro Tidei, ha detto: «Spesso sentiamo parlare impropriamente di fare rete, questa volta invece è stata fatta. Con finanziamenti di Osservatorio e Regione cerchiamo di affrontare in maniera organica un problema. Già nel 2010 affrontammo questo problema. Ora stiamo combattendo con Enel per i finanziamenti perché sono nostri, una volta risolto questo problema avremo fondi a sufficienza per finanziare questi studi. Siamo ai nastri di partenza. Non facciamo chiacchiere ma cose concrete».
Il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga ha aggiunto: «Un progetto che parte da lontano, dietro c’è un grande lavoro di preparazione che abbiamo svolto insieme in collaborazione stretta tra osservatorio, Dip epidemiologia e nostra Asl. Ritengo che sia molto qualificante l’idea di coinvolgere la popolazione. L’idea è di fare un focus specifico sulla cittadinanza del territorio, con iniziative che vedranno coinvolti cittadini e associazioni per il diffondersi di una cultura della salute che è fatta di tante cose. Credo che sia una cosa molto importante e poi il potenziamento del registro tumori per la parte Asl Roma 4 e sicuramente potremo partecipare e fare la nostra parte per il registro regionale. Al momento il progetto ha una durata biennale, i presupposti per fare una cosa buona ci sono tutti».
Il presidente Iacomelli ha sottolineato che da parte dell’osservatorio ci sarà un finanziamento di 560mila euro in due anni.
Il commissario dell’Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle ha ricordato: «Sono tantissimi anni che Civitavecchia e i comuni limitrofi cercavano di fare rete su un argomento così importante. La giornata di oggi dà testimonianza che la continuità porta a frutti importanti. Sono sei punti molto importanti e diversificati. Una parte va ad agire sulla popolazione, la seconda parte va ad attivare qualcosa che ha ricaduta sul cittadino che deve essere educato perché dopo il covid c’è stata una sorta di regressione. È opportuno inserire i risultati di questo progetto in una sanità che sta cambiando». I finanziamenti su sanità e sociale e le case di comunità ne sono una testimonianza. «È un progetto ambizioso e sono onorato di essere qui».
Il direttore del Dipartimento di epidemiologia del Lazio Marina Davoli ha spiegato: «Il territorio di Civitavecchia è stato studiato dal punto di vista dell’epidemiologia ambientale e quindi degli effetti sulla salute delle fonti inquinanti già dall’inizio degli anni ’80 e ’90 e nel 2010 è iniziata una collaborazione con l’allora Asl Rmf, fu arruolata una corte di residenti e si valutarono gli effetti fino al 2013 e poi uno studio di biomonitoraggio vero e proprio su un campione della popolazione quindi diciamo che questo chiude un po’ il cerchio e permetterà di riaggiornare quello studio con un follow-up e di mettere in piedi un sistema di rendicontazione dello stato di salute della popolazione aggiornato».
I sei obiettivi del progetto sono la creazione di un sito di interrogazione online relativo al territorio interessato che possa offrire uno spaccato sempre aggiornato sullo stato di salute e, al contempo, che sia di semplice utilizzo e fruibilità; la costituzione di un team di “codificatori” che, operando all’interno della Asl, possa contribuire al rapido aggiornamento del registro tumori; la realizzazione di un progetto che, sempre sullo specifico territorio, possa favorire l’adesione a stili di vita sani e l’aggiornamento di studi epidemiologici per la valutazione del ruolo dei fattori di rischio ambientali sulla salute.
Grazie al progetto, a differenza dei dati già presenti su Open salute Lazio, si andranno a creare dati comune per comune, esaminando le varie fonti inquinanti che insistono sui territori e studiando eventuali correlazioni. Ad entrare nel dettaglio del progetto sono state Paola Michelozzi, direttore della Uoc Epidemiologia Ambientale, Occupazionale e Registro Tumori del Dep, e Simona Ursino, direttore sanitario della Asl Roma 4.
«Come Dipartimento di Epidemiologia – ha sottolineato Michelozzi – noi coordiniamo il registro tumori quindi credo che sia molto importante il potenziamento di questo strumento perché abbiamo bisogno di personale formato e preparato che consenta al registro tumori di essere sempre più tempestivo in modo da utilizzarne al meglio i dati che possono essere utilizzati ad esempio per pianificare l’assistenza. Aumentare la base di codificatori esperti consentirà al registro di migliorare le tempistiche».
Ursino ha ribadito che «si lavorerà sulla formazione, sul potenziamento delle nostre risorse, abbiamo già un codificatore esperto molto bravo dobbiamo però implementare le risorse in questo campo. Contestualmente come Asl Roma 4 ci andremo ad occupare di studiare gli stili di vita e le abitudini dei nostri residenti e della Asl di Viterbo, lo faremo attraverso delle interviste telefoniche attraverso questionari validati dall’Istituto superiore di sanità che sono quelli utilizzati per Passi e Passi d’argento che verranno somministrati dal personale che sarà individuato proprio grazie alle risorse messe a disposizione dall’Osservatorio».