VITERBO – Il progetto si intitola “Produzione e caratterizzazione di nuove molecole bioattive contro patogeni emergenti e multiresistenti da parte di funghi marini poli-estremofili”.
Realizzato dall’università della Tuscia, con il coordinamento scientifico di Massimiliano Fenice, responsabile del laboratorio di microbiologia e microbiologia marina applicata, e professore ordinario di microbiologia del dipartimento di scienze ecologiche e biologiche, lo studio è tra i vincitori del bando Prin 2022, ottenendo un finanziamento ministeriale di circa 203 mila euro.
Il progetto, dice l’Unitus in una nota, si propone come obiettivo principale lo studio della biodiversità fungina del Mediterraneo, per produrre (mediante l’ausilio di biotecnologie microbiche, ovvero l’impiego di microrganismi per produrre sostanze) e caratterizzare strutturalmente molecole bioattive utili al contrasto di malattie causate da patogeni emergenti come virus, batteri o funghi, resistenti a diversi farmaci.
I funghi marini sono in grado di produrre un’ampia gamma di sostanze bioattive, dotate anche di interessanti proprietà farmacologiche, le cui potenzialità, dal punto di vista biotecnologico, non sono state ancora pienamente studiate. In aggiunta, le ricerche finora condotte si sono concentrate su ceppi provenienti da regioni temperate e tropicali, lasciando quelli originari del Mediterraneo relativamente inesplorati.
Il progetto, condotto con un approccio interdisciplinare, prevede diverse attività. In particolare, si prevedono una fase iniziale di selezione e coltivazione di funghi marini potenzialmente in grado di produrre metaboliti bioattivi e una seconda fase di estrazione, isolamento, purificazione e caratterizzazione strutturale delle molecole bioattive per lo sviluppo futuro di potenziali nuovi farmaci antimicrobici.