Viterbo – Discarica di Monterazzano: “C’è ancora pericolo per la città”, Barbieri scrive a Rocca

Intanto Vito Consoli convoca l’ultima conferenza dei servizi prima del via ai lavori

VITERBO – Ampliamento della discarica di Monterazzano. “Il pericolo non è scampato per Viterbo”, è proprio questo “l’oggetto” della lettera che Ermanno Barbieri ha destinato alle istituzioni comunali, regionali e provinciali, vergata con tanto di documentazione.

La regione di Rocca nonostante i diversi pareri negativi, – dichiara Barbieri – ultimo quello della Soprintendenza dell’Etruria meridionale, continua ad andare avanti imperterrita, prima con una sospensiva, poi con la diminuzione, ora la convocazione di un altro incontro. Le conferenze dei servizi durano solitamente anni, qui in 15 giorni si prendono decisioni”.

Nel testo (allegato sotto) si legge: “L’aggiornamento/adeguamento progettuale presentato da Ecologia Viterbo in data 13.12.2023 si compone di 30 allegati progettuali che possono avere rilevanza per le attività di competenza degli Enti con possibili impatti anche sul pubblico, aspetti che fanno rilevare la necessità di pubblicare un nuovo avviso pubblico. Si rappresenta che molti elaborati progettuali non risultano nella formula aggiornata come la pratica ai Vigili del Fuoco con il relativo dimensionamento dell’impianto anti-incendio e tanto altro.

Come evidenziato da uno dei documenti progettuali l’area di intervento ricade in “Ambiti di protezione delle attività venatorie” L.R. 02/05/1995 n. 17 – DCR 29/07/1998 n. 450, dove scopo fondante della norma madre in tali aree sono i “Piani di miglioramento ambientale” e le “Oasi di Protezione”. Pertanto è fondamentale nello studio di impatto ambientale del progetto di Discarica, affrontare in maniera specialistica l’impatto del progetto con l’avifauna con uno studio alla cui base ci sia un monitoraggio delle presenze e tipologia di avifauna nei vari periodi dell’anno.

A ciò si aggiunga che le norme del PTPR  (Piano Territoriale Paesaggistico Regionale) vietano espressamente recuperi/ampliamenti e nuove costruzioni di Discarica.

Al netto di questo importante aspetto istruttorio si evidenziano importanti incongruenze che non garantiscono l’effettiva bacinizzazione della Discarica All’ATO di Viterbo. La Società Ecologia Viterbo in progetto dichiara i codici rifiuto e le quantità derivanti dall’impianto TMB di proprietà e da altri impianti fuori provincia.

Nel progetto però vengono richiesti una serie di codici rifiuto EER che nulla hanno a che fare con quanto derivante dalle lavorazioni dell’impianto TMB di Ecologia Viterbo come di seguito riportato:

 

In rosso sono evidenziate tipologie di rifiuti, che non sono generati da nessun impianto insistente nella provincia di Viterbo e certamente possono lasciare ipotizzare che la Discarica di Monterazzano diventi sede per lo smaltimento delle ceneri del futuro TERMOVALORIZZATORE di Roma.

.Nota Viterbo

In giallo come in rosso sono evidenziate tipologie di rifiuti la cui origine è diversa da quelle previste dalla Ecologia Viterbo nel nuovo progetto di Discarica rispetto ai rifiuti generati dall’impianto TMB della stessa Ecologia Viterbo. L’unica soluzione che il Comune di Viterbo ha affinché la Discarica sia al servizio dell’ATO di Viterbo è che la Discarica venga qualificata come Discarica di servizio all’impianto TMB di “Casale Bussi”, in questo caso la nuova discarica non potrebbe ricevere rifiuti al di fuori degli scarti dell’impianto.

Per i motivi sopra esposti si richiede senza indugio di voler richiedere alla Regione Lazio una nuova pubblicazione del progetto per andare a determinare una consapevole determinazione di Enti e soggetti privati relativamente al procedimento PAUR in oggetto.

Intanto dalla regione Lazio procedono spediti verso l’autorizzazione finale con la convocazione urgente di una conferenza dei servizi utile al “VIA” ai lavori.

Comunicazione data aggiornamento 3ª seduta della conferenza di servizi ai sensi dell’art. 27-bis comma 7 nota del 18.12.2023