Il leader della Lega avrebbe chiesto a Giorgia Meloni un passo indietro sulla Città di Traiano
CIVITAVECCHIA – Per il leader della Lega, ministro dei trasporti e vice premier Matteo Salvini il centrodestra di Civitavecchia non ha bisogno di trovare candidati a sindaco da proporre agli elettori. L’uscente Ernesto Tedesco va riconfermato “perché ha fatto bene il suo mandato“.
Questo quanto trapelato da una chiacchierata informale tra il ministro Salvini e la premier Giorgia Meloni avvenuta qualche giorno fa.
La Lega rivendica l’ottimo lavoro fatto in questi anni e l’impegno del partito a sostegno della Città con l’ultima azione che risponde al contributo di 35 milioni di euro erogati a favore del porto di Civitavecchia, l’acquisizione dell’ex area Italcementi e il completamento della trasversale con Orte.
Questa decisione va a cozzare con Forza Italia e il movimento civico LLL “Liberi, Leali, Legali” che hanno lanciato la candidatura di Paolo Poletti e che a questo punto sembra diventare sempre più debole anche rispetto al silenzio di Fratelli d’Italia che, a questo punto, dovrà rivedere la propria posizione ed eventualmente riaprire i giochi solamente se il partito, a livello regionale, sarà disposto a cedere qualche altro Comune “rilevante” chiamato al voto amministrativo.
In questa partita ad incastri si inserisce anche il discorso delle elezioni europee. Partita assai delicata dove giocheranno un ruolo importante anche gli assessori e consiglieri regionali del centrodestra.
Fabrizio Ghera, ad esempio, torna a Civitavecchia dopo poche settimane dall’ultima visita per un aperitivo di auguri di fine anno con gli amici sempre più numerosi ad attenderlo.
Pasquale Ciacciarelli della Lega è molto attivo soprattutto per supportare la candidatura di Mario Abbruzzese. Forza Italia ha poche speranze sui territori e per questo ha tentato di mettere il cappello su Poletti e questa cosa non è piaciuta né agli alleati del centrodestra né a quel pochissimo elettorato ancora attivo sul territorio ma soprattutto non è piaciuto al generale che non vuole primogeniture.
Il centrosinistra al momento è dato per spacciato a prescindere, a meno che Matteo Renzi ceda alle lusinghe dei partiti del centrosinistra sganciando Marietta Tidei dalla corsa a Bruxelles (rinunciando al suo enorme bacino di voti sul territorio) consentendole di tentare la scalata al Pincio.
Matteo Salvini già questa estate aveva detto la sua in concomitanza dei festeggiamenti per l’anniversario della Capitaneria di Porto, quando ha incontrato i militanti del partito alla Marina anche per parlare delle elezioni comunali del prossimo anno.
Il vicepremier nel suo intervento ha confermato la scelta di candidare ancora l’attuale sindaco Ernesto Tedesco per una sua riconferma alla guida di Palazzo del Pincio. “Squadra che vince non si cambia” – le parole di Salvini, di fronte agli attivisti della Lega – lavoriamo per confermare un sindaco che ha fatto bene”.
Ad accendere una luce sulla vicenda anche la forte ascesa nel centrodestra del presidente dell’AdSP Pino Musolino che è riuscito a salvare il posto di lavoro degli 80 lavoratori della PAS che sembrava destinata alla messa in liquidazione.
Work in progress con una linea politica che sta mettendo fuori gioco le segreterie locali. La partita si giocherà sui tavoli regionali e al momento gli interlocutori sono Marco Silvestroni per Fratelli d’Italia, Giorgio Simeoni per Forza Italia – Noi Moderati e la Lega con Claudio Durigon delegato agli enti locali. Da questo tavolo usciranno i nomi e ogni balzo in avanti potrebbe essere rischioso per chiunque.