Viterbo – Settimana contro il cyberbullismo, l’esperto Boccacci: “I genitori devono aggiornarsi costantemente”

VITERBO – Comincia oggi, come ogni anno, l’appuntamento dedicato alla settimana contro il cyberbullismo. Un fenomeno in costante crescita, dove le statistiche riportano sempre più casi diffusi tra gli alunni delle scuole medie e superiori. Addirittura 6 studenti su 10 confidano di essere stati vittima, almeno una volta, di casi simili.

Per comprendere come contrastare il fenomeno e porvi rimedio, abbiamo rivolto alcune domande all’esperto di cybersecurity Gianluca Boccacci, presidente dell’associazione culturale Cyber Actors, che ogni anno tiene a Viterbo un importante forum con ospiti nazionali e internazionali per parlare del futuro della sicurezza informatica.

Boccacci, come si sta evolvendo la situazione “cyberbullismo” in Italia. I dati sembrano essere poco confortanti.

“Triste ammetterlo, ma è così. I vari report confermano una situazione in lento ma costante peggioramento, in primis tra gli studenti delle scuole. Questo perché i giovani di oggi sono sempre più in contatto con strumenti digitali connessi, anche per troppe ore al giorno”.

Dovrebbe esserci un controllo nei loro confronti?

“Assolutamente sì. I bambini, anche i più piccoli, sono sempre più ‘bersagliati’ da giochi, app e device tecnologici, ma il problema sono molto spesso i genitori, non sempre preparati per affrontare e comprendere le cyber minacce che questi strumenti portano con loro e, di conseguenza, riversano sui nostri giovani”.

L’aumento di casi di cyberbullismo è quindi diretta conseguenza dell’inconsapevolezza e mancato controllo?

“Non solo. Si tratta soprattutto dell’evoluzione tecnologica. E’ normale che i fattori rischio aumentino se dentro le nostre case, ma anche a scuola e altrove sono presenti sempre più apparecchiature tecnologiche. Su questo possiamo fare ben poco, se non cercare di essere sempre aggiornati e preparati. Comprendo, tuttavia, che non è semplice stare al passo con tutto, anche io a volte faccio fatica a stare dietro ai miei stessi figli, ma è un dovere imprescindibile al quale non dobbiamo e non possiamo sottrarci. Ne va della loro sicurezza e del loro futuro”.

Esistono molte iniziative, organizzate dalle scuole, che cercando di responsabilizzare e preparare gli alunni. Forse questo non è sufficiente? Anche i genitori dovrebbero “studiare”?

“Esattamente. Io sono il primo a dire che queste iniziative, meglio se organizzate da organi competenti come la Polizia Postale, sono importantissime. E’ sempre meglio quando vengono coinvolte le forze dell’ordine, questo perché i ragazzi possono meglio rendersi conto dei veri rischi di internet. Mi viene da pensare anche ai giochi online, dove i ragazzi impersonano un ruolo, come in GTA Online. C’è chi fa il poliziotto e chi il ladro e non sempre per un giovane è semplice comprendere quali siano i limiti di tutto questo. Bisogna anche ricordarsi che su giochi simili, ma su internet in generale, anche nei social, è possibile incontrare persone adulte malintenzionate, che potrebbero spingere i ragazzi a compiere azioni che nemmeno vorrebbero fare. Il confine tra reale e virtuale è sempre più labile e per questo c’è sempre più bisogno di consapevolezza”.

Cosa potrebbe accadere in un gioco online di così tragico?

“Nei videogame è normale sconfiggere l’avversario, tuttavia questo processo potrebbe non sempre essere compreso dai più giovani, che devono essere istruiti e guidati. Penso anche al Metaverso. Recentemente si è parlato di un vero e proprio stupro, avvenuto in questo ambiente virtuale, a opera di un gruppo di persone verso un’altra. La legge, in questo caso è ancora acerba per potersi occupare di cose simili, ma dall’altra parte ci sono persone e come tali possono subire traumi che possono ripercuotersi nella loro vita reale. Dobbiamo sempre essere molto attenti, questi sono casi di cyberbullismo, indubbiamente”.

Noi genitori, quindi, siamo i primi dover essere sempre aggiornati.

“Sì, non possiamo non esserlo. Come ho detto, è sicuramente un impegno complesso, ma dobbiamo ‘studiare’ per essere in grado di comprendere tutto quello che circonda, virtualmente, i nostri ragazzi. Ogni giorno escono app e dispositivi nuovi, con sempre più possibilità. Ricordiamoci che non è lo strumento in di per sé a essere ‘malvagio’, ma lo possono essere le persone che vi si nascondono dietro”.

Gianluca Boccacci, con i suoi Cyber Actors è da sempre impegnato nell’innalzare la consapevolezza delle persone nei confronti della tecnologia. L’appuntamento annuale con il Cyber Act Forum è una delle iniziative più importanti, sul territorio di Viterbo, in questo senso, con ospiti del calibro dell’avvocato Stefano Mele, del presidente della commissione sull’IA di Palazzo Chigi Paolo Benanti, l’esperto di GDPR Guido Scorza e il Colonnello t.ST della Guardia di Finanza Gianluca Berruti.