Bassano Romano – Follia no vax nella notte, il sindaco: “Beni pubblici devastati, è inaccettabile””

BASSANO ROMANO – Risveglio terribile per il centro di Bassano Romano, che ancora una volta ha dovuto fare i conti con la follia della frangia più estremista dei no vax che nel pieno della notte ha imbrattato con scritte il palazzo comunale e molti altri edifici.

Estremamente amareggiato è in primis il sindaco Emanuele Maggi, che ha confermato di aver già contattato le autorità preposte per recuperare i filmati delle telecamere nella speranza di identificare gli autori del folle gesto.

Palazzi imbrattati in tutto il centro, compresa la Casa delle Culture, luogo nato appositamente per ospitare tutto e tutti senza distinzione.

“Queste sono le condizioni in cui si presenta la facciata del Comune di Bassano Romano – spiega il primo cittadino bassanese – di altri edifici del centro storico e la Casa delle Culture questa mattina. Esponenti di una frangia oltranzista dei No Vax, nel pieno della notte hanno agito, ancora una volta, danneggiando una intera comunità”.

“Come già accaduto in passato – continua Maggi – il paese si ritrova a dover fare i conti con la follia di chi per imporre un pensiero, devasta i beni di tutti ed offende una comunità. Stiamo già contattando le autorità competenti mettendo a disposizione i filmati di cui disponiamo, come già fatto in passato, al fine di far compiere all’amministrazione della giustizia il suo corso quanto prima”.

Ora, il comune si attiverà per ripristinare i muri imbrattati. “E’ veramente indegno ed inaccettabile che ciclicamente ci troviamo a dover fronteggiare situazioni simil, spendendo soldi di tutti – conclude il sindaco – Vedo che gli appelli alla civiltà che abbiamo fatto in passato non sono stati colti. Speravo che l’idea da diffondere fosse la ragione che muoveva queste persone; sarebbe bastato fare riunioni aperte al pubblico, volantinaggi, banchetti ecc. Ma qui l’obiettivo non è esporre ragioni NO VAX, ma vandalizzare un paese ogni cambio di stagione. Di certo non ci faremo intimorire confidando nella risposta della giustizia, che prima o poi arriverà”.