SANTA MARINELLA – La situazione di degrado in cui versano le strutture dell’Ex cementificio in quale, dopo l’intervento urgente fatto dai Vigili del fuoco nei giorni scorso, ormai non può più essere preso sottogamba. Per questo, il sindaco Tidei ha deciso di presentare questa mattina un esposto alla Procura alla Repubblica di Civitavecchia.
“Quanto accaduto sabato scorso nell’area dell’ex Cementificio – spiega Tidei – è di una gravita inaudita. Il crollo di una trave di una struttura che confina con Via delle Colonie, solo per una fortuita casualità non ha provocato vittime limitandosi a creare pesanti problemi alla circolazione, E’ evidente che non possiamo più tollerare una situazione di così grave e persistente pericolo che sta mettendo a rischio anche l’incolumità pubblica. Sono troppi anni ormai che a prescindere dall’opera di bonifica eseguita dalla nostra Multiservizi oltre tre anni fa, le società proprietarie del bene, oggi in disuso, stanno rimandando ogni forma di inderogabile ristrutturazione e messa in sicurezza Era il 2021 quando io stesso denunciai quanto si è verificato l’altra notte, ovvero che le strade adiacenti, che fiancheggiano alcuni degli edifici a rischio di crollo, potevano essere interessate da crolli tali da mettere a rischio l’incolumità degli utenti. Interessai della questione tutti gli enti preposti ribadendo le gravi responsabilità che si sarebbero dovuti assumere anche i proprietari che, invece, non hanno mai provveduto a risolvere una criticità che invece meritava dovuta e immediata attenzione”.
“In passato – ricorda Tidei – mi sono assunto l’onere di emettere ordinanze contingibili e urgente per obbligare la società immobiliare proprietaria degli edifici e della vasta area verde, a compiere immediati lavori di bonifica. Non è più possibile tollerare una simile situazione e ritengo, assolutamente legittime, le proteste dei cittadini. Oltre a chiedere alla magistratura di valutare se esistano possibili responsabilità per lo stato di degrado in cui versa il cementificio, torno a chiedermi perché, trascorsi oltre quattro anni, ogni progetto di riqualificazione di questo complesso immobiliare sia rimasto sempre in un cassetto. La situazione igienico sanitaria di queste aree, oltre a comportare precise responsabilità in capo al proprietario, rappresenta un momento di autentica preoccupazione per la salute pubblica, senza contare il danno anche d’immagine per una città a vocazione turistica. Anche i residenti di quella zona hanno più volte palesato serie preoccupazioni in merito al problema”. Alcuni mesi fa, anche l’associazione “Amici di Santa Marinella”, un gruppo spontaneo e aperto, al di sopra e al di fuori degli interessi di parte, aveva chiesto sia al Comune che alla Soprintendenza, di intervenire con urgenza alla salvaguardia e tutela dell’ex Cementificio Cerrano che, peraltro, è in parte anche vincolato dal Ministero della Cultura, quale bene storico e architettonico di archeologia industriale, di interesse nazionale e internazionale”.
“Anche in questo caso – conclude il sindaco – non si sono avuti gli esiti sperati. Per tutti i motivi espressi sopra, auspico che proprio alla luce dell’incidente di sabato scorso, si apra un nuovo capitolo e si ponga fine a questa storia infinita”.