Enormi dubbi sorgono sulla direttiva europea che vuole rivoluzionare il settore immobiliare
ITALIA – Sta facendo sempre più discutere la direttiva approvata in questi giorni dall’Unione Europea con la quale si è fissato l’obiettivo di “trasformare” tutte le case, comprese quelle italiane, in “case green” .
Una transizione importante, con la quale si punta a migliorare l’efficienza degli edifici più inquinanti e che disperdono troppo calore, andando così a gravare sulle emissioni di Co2 e sull’inquinamento globale in generale.
Il consumo medio di energia per ogni casa dovrà diminuire del 16% entro il 2030, del 20-22% entro il 35 e raggiungere emissioni zero entro il 2050. Traguardi sicuramente importanti, ma che stanno facendo discutere molto sulla fattibilità e sulla disparità di costi che dovranno subire le famiglie dei vari paesi europei.
Per il ministro della Transizione Ecologica Gilberto Pichetto Fratin, non ci sono dubbi. L’obiettivo, per un Paese come l’Italia dove il patrimonio immobiliare è rappresentato al 70% da edifici storici, di oltre 70 anni fa, è “quasi impossibile”.
Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha invece voluto sottolineare un altro tassello molto importante: “Chi pagherà per questo cambiamento?”. La “rivoluzione green”, infatti, potrebbe rappresentare un vero e proprio salasso per le famiglie italiane, che potrebbero arrivare a spendere anche 60mila euro ciascuna per mettersi in regola.