NARNI – Dal blog NarniinUmbria – Continuano le prese di posizione dei “dissidenti”, chissà se si chiamano così, dei Cinque Stelle narnesi all’indomani della ufficializzazione di Tramini quale candidato a sindaco per il movimento. Prima Mauro Bonucci ora Adriano Aristei, che si definisce, cofondatore del Movimento a Narni.
Beh, Aristei non è per niente tenero sul come e sul perché si sia arrivati a quella decisione. La spiega con una lunghissima lettera: mannaggia, la “circoncisione” (la concisione – essenziale ed efficace brevità nell’esprimersi), come diceva qualcuno, non è una prerogativa che si trova a buon mercato. Ma quello che ha maggiormente impressionato alla redazione è la quantità di azioni sconosciute, di situazioni particolari. Afferma Aristei che il Movimento aveva “iniziato a contribuire al dibattito politico locale”. A dire la verità, nessuno se ne era accorto. Ma sarebbe venuto fuori lo stesso, questa redazione ne è sicura. Da ultimo la “denuncia”, con garbo e grazie, dell’esistenza di un “cerchio magico”. Pure nel movimento Cinque Stelle? Incredibile! Ma chi sono quelli del cerchio magico? Ah, saperlo…
Ecco la lettera di Aristei:
Sul metodo e sulla sostanza.
Non mi è facile esprimermi in relazione all’infittirsi dei comunicati pubblici che riguardano l’imminente tornata elettorale narnese, inerenti le scelte del gruppo locale del M5S.
Non lo è per diversi motivi, uno dei quali mi sia consentito, è quello emotivo.
Io sono il cofondatore del gruppo 5 stelle di Narni ed essendo ancora convinto della validità dei principi fondanti di questo movimento popolare, che voleva e vuole capovolgere le prospettive della vita politica, introducendo una visione di democrazia attiva e partecipata, non vorrei con queste mie esternazioni, dare occasione a quelle forze politiche economiche che nel corso dei decenni hanno contribuito ad una stagnazione ed un degrado diffuso, di usarla in chiave denigratoria.
Anni di impegno e militanza compiuti anche affrontando sacrifici economici e familiari mi impongono di prendere pubblica posizione.
Il gruppo Narnese, ufficializzato nel 2014, che si è sviluppato con dinamiche assimilabili a tutti i meetup costituitesi nel territorio nazionale, ha iniziato a contribuire al dibattito politico locale e con alterne vicende, grazie alla tenacia di alcuni, è riuscito a conquistarsi uno spazio e per un lasso di tempo, anche una discreta visibilità.
Con disappunto, però, con il passare del tempo, ho dovuto constatare il crearsi all’interno del gruppo di una fronda, peraltro eterodiretta, che invece di usare il franco confronto dialettico e programmatico, preferiva usare l’illazione, il complottismo, le frasi da taverna rivolte in maniera indovuta sia verso i membri del meetup stesso che nei confronti di esponenti politici esterni.
Questa situazione venuta in essere, rendeva, a mio parere, impossibile il dovuto progredire del gruppo.
Ho fatto un passo indietro nella speranza che questo potesse servire al dirimere le polemiche interne, dando un nuovo slancio.
Purtroppo devo constatare che questa mia decisione ha invece contribuito al dare ancora più spazio ad un “cerchio magico” che ha agito a proprio piacimento a discapito di chi, in buona fede, ha concesso fiducia e carta bianca.
Avendo constatato altresì, l’assoluta mancanza di programmi del meetup , riscontrabile dalla completa scomparsa dello stesso dal panorama politico locale, mesi or sono, ho formalizzato, insieme ad altri, la proposta di riallacciare una contributiva collaborazione, nella speranza di poter apportare competenze e volontà, in attesa dell’imminente contesa elettorale. Ad oggi, a questa richiesta, gli attuali responsabili del gruppo, non hanno fornito risposta alcuna, contravvenendo ad ogni principio di buon senso, che vede nell’ allargamento della base una dinamica positiva.
Questo atteggiamento non fa che confermare ciò che più temevo: il chiudersi del gruppo in una torre eburnea evitando il confronto ed il dialogo con chicchessia.
Nonostante quanto sopra, essendo io, ma non solo io, ancora e convintamente iscritto al movimento nazionale, mi sarei aspettato, quantomeno, una consultazione aperta e democratica nel rispetto del regolamento e soprattutto delle persone.
Con stupore debbo e dobbiamo constatare che tutto ciò non è avvenuto affatto; delle circa 60 persone che costituivano il nucleo primario, solo poche hanno avuto la possibilità di interagire con le procedure adottate; nessuna rosa di candidati che sarebbero potuti giungere, non solo dagli attivisti o presunti tali, ma anche dalla società civile, qualora questa fosse stata debitamente coinvolta, è stata presentata. Niente di tutto ciò, in completa distonia quindi, con i principi fondanti del movimento.
Il nulla quindi, una manciata di persone che in forma settaria e a mio parere arbitraria, ufficializza un candidato, l’unico e come già espresso probabilmente scelto altrove.
Vorrei concludere con una disamina del candidato prescelto, usando la mia esperienza pregressa:
entra nel meetup come una meteora e ne esce spargendo fango anche sulla mia persona, per alcuni anni sparisce, per il movimento, ma non per le istituzioni narnesi, che lo vedono sempre vicino ed attivo cooperando con le stesse in molti progetti, non ultimo il cooworking all’interno del Beata Lucia.
Palese è stata la sua mancanza in ogni forma partecipativa che è alla base dell’attivismo, salvo ricomparire in modo improvviso in concomitanza della tornata elettorale.
Sottolineo con forza che sono e rimarrò un convinto sostenitore del M5S, ma il mio voto quest’anno andrà, dopo una attenta valutazione, a chi seriamente vorrà far proprie le motivazioni e gli obiettivi del movimento in cui credo, e allo stato attuale non sarà certo il candidato proposto, che a mio avviso impersona l’arrivismo rampante, la cruda ambizione e….una latente ambiguità.