Le liste in supporto alla sindaca fanno a gare per accusare il Governo regionale guidato da Rocca, ma la sindaca ora prova a fare marcia indietro
VITERBO – Sulla questione discarica di Monterazzano non ci sono alcune “scintille” tra Chiara Frontini e Fratelli d’Italia. A confermarlo è la stessa prima cittadina di Viterbo in un recente post, ma la sequela di numerosissimi comunicati stampa giornalieri, con botta e risposta tra lei e il consigliere regionale Daniele Sabatini, tirato in ballo con tutta la giunta Rocca insediata successivamente all’amministrazione Frontini, raccontano altro.
“Leggo di ‘scintille’ tra me e Fratelli d’Italia – scrive Frontini – Nulla di più falso, ma non si può pretendere che una amministrazione civica non difenda il territorio con tutte le sue forze contro l’ennesimo atto che ci condanna, chissà ancora per quanto, ad essere la discarica dei rifiuti romani. È un fatto che la Regione ha autorizzato la costruzione del quarto invaso della discarica di Monterazzano, con la prescrizione che debba essere a servizio del territorio regionale. È un fatto che il Comune di Viterbo ha promosso un ricorso contro il primo parere dell’area rifiuti, ha dato parere contrario in conferenza dei Servizi, ha presentato la scorsa settimana nuovamente ricorso i provvedimenti autorizzatori. La diminuzione della volumetria non basta se non si afferma nero su bianco che Monterazzano è ad esclusivo servizio della Tuscia, territorio virtuoso che chiude il ciclo dei rifiuti nella propria provincia”.
“Questi sono i fatti, il resto lasciamolo alla politica”, conclude la sindaca, non molto dopo aver accusato proprio Sabatini di averla “buttata sulla politica”. Eppure, tutti i consiglieri e le liste di maggioranza in appoggio a Chiara Frontini hanno fatto quadrato, intervenendo anche loro sulla questione e puntando il dito verso la Regione.
Il consigliere Regionale, aveva già commentato così le prime accuse: “Non soltanto è stato infatti scongiurato il raddoppio dell’invaso della discarica di Monterazzano inizialmente previsto, ma sono al vaglio della regione provvedimenti relativi all’autorizzazione di nuove discariche in ogni provincia per garantire così definitivamente l’autosufficienza ad ogni territorio del Lazio”.
Questo, tuttavia, non sembra bastare alla sindaca, leader di Viterbo2020, e alle liste civiche affiliate, che hanno fatto e continuano a fare quadrato con annunci e comunicati accusatori… ma senza alcuna “scintilla”. Nel 2022 l’allora candidata Chiara Frontini era schierata verso il precedente governo regionale a trazione PD, non risparmiando toni accusatori all’allora governatore Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, rei di aver reso Viterbo “la discarica di Roma”.
Quale sarà la prossima vittima delle accuse di Viterbo2020 e dei suoi sempre più sparuti alleati di governo?