Il manoscritto, frutto di anni di ricerche e lavoro su documenti storici, rende finalmente giustizia a Giulia Farnese, una donna per troppo tempo ricordata unicamente per la sua bellezza e le sue storie da “gossip” moderno
VITERBO – Con un libro scritto all’ombra del castello di Soriano, l’autrice Patrizia Rosini introduce al pubblico una versione di Giulia Farnese autentica, non più romanzata, che permette al lettore di riflettere.
Il manoscritto, “Giulia Farnese. Storia di una vita”, edito da ArcheoAres, è stato presentato sabato sera presso Santa Maria in Gradi. Accanto all’autrice, il prof. Paolo Procaccioli, docente di letteratura italiana presso l’Unitus.
Come evidenziato, non si tratta della solita narrazione, ma di un lavoro storico, di riflessione, su questo grande personaggio legato al territorio della Tuscia e alla storia. Un totale di circa 220 pagine derivanti da un insieme di oltre 400 pagine di documenti e lettere, maggior parte dei quali inediti e presentati in forma di dialogo: su di un lato il documento storico, dall’altro il commento dell’autrice, che lascia poco spazio all’immaginazione ma ampio respiro alla verità storica e alle possibili riflessioni.
“La vita Giulia Farnese troppe volte è stata mitizzata, creando un personaggio degno del peggiore gossip quotidiano”, ha doverosamente sottolineato il prof. Procaccioli, discostando l’opera di Patrizia Rosini dalla “massa” di produzioni con le quali siamo soliti a che fare, dove Giulia Farnese viene più ricordata per le sue scappatelle e la sua bellezza, tralasciando l’enorme grandezza di una donna che era anche imprenditrice, stratega e di enorme capacità diplomatica.
Il libro apre appositamente con una sorta di breve riassunto romanzato, ma l’autrice lo ha appositamente inserito per fare comprendere la differenza con altre opere. Il manoscritto suddivide la storia di Giulia Farnese in due tempi, uno fino alla sua nascita, raccontando e illustrando la vita del grande casato prima della sua venuta e l’altro dalla nascita di lei in poi. Tra queste pagine si impara a conoscere anche un’altra grande donna, Giovanna Caetani, madre di Giulia, che influenzò grandemente la storia della penisola italiana dando alla luce, tra gli altri, un papa: Paolo III.
Il libro non manca di approfondire con ben tre capitoli la mitica bellezza di Giulia, paragonandola attraverso numerosi documenti, ad altre donne sue coetanee, come Lucrezia Borgia. La sua bellezza, tuttavia, non è inferiore alla sua capacità imprenditoriale. Giulia Farnese aveva gestione, infatti, di aziende e grandi appezzamenti agricoli. Un lato seminascosto nella cultura popolare “di massa”, ma che sottolinea come in Giulia Farnese vi fosse realmente di più che mera e semplice bellezza. Nel corso dei due anni in cui fu l’amante ufficiale del papa Alessandro VI, Giulia permise l’ascesa prima a cardinale e poi a papa di suo fratello Alessandro, ruolo che ottenne tuttavia solo successivamente alla morte di Giulia, divenendo papa Paolo III.
Un libro, quello di Patria Rosini, che è destinato al pubblico di ogni genere e che rende merito, e finalmente giustizia, a una delle celebrità storiche “locali” della Tuscia.